Una leggera dimenticanza, l'automobile che comincia a muoversi e la tragica morte avvenuta nel tentativo di fermarla e di innestare il freno a mano. Si è spento così, schiacciato tra la sua macchina e un cancello di ferro Alessandro Pecchia, quarantottenne broker genovese che si trovava a Solopaca, in provincia di Benevento, per un impegno di lavoro.

L'uomo era giunto in Campania per un incontro di lavoro con i dirigenti di un'azienda di trasporti, la "Logistic Srl". Una volta arrivato a Solopaca, dove si trova la sede dell'azienda, ha parcheggiato la sua automobile davanti all'ingresso su una rampa in leggera discesa. Forse, in quel momento, ha dimenticato di tirare il freno a mano o l'ha alzato poco: la macchina trovandosi su una superficie inclinata, ha cominciato a muoversi indietreggiando. Alessandro Pecchia, resosi conto della situazione, si è lanciato verso la sua Fiat per fermarla, temendo che potesse arrecare danni a cose o persone.

Il danno, purtroppo, c'è stato: il broker genovese, non solo non è riuscito a frenare l'automobile ma è anche rimasto fatalmente schiacciato tra questa e una cancellata di ferro, morendo sul colpo e sotto gli occhi di un collega che non ha potuto far nulla per aiutarlo. Una volta arrivati sul luogo dell'incidente, i soccorsi del 118 hanno soltanto potuto constatarne il decesso. I carabinieri hanno avviato le indagini per far luce sull'accaduto. Alessandro Pecchia lascia una moglie e due figli con i quali viveva a Genova, nel quartiere di Albaro. Il papà, disperato per l'assurda morte del figlio ricorda come, dopo la famiglia, la sua grande passione fosse proprio il lavoro di broker che svolgeva con tanto impegno.