Ha avuto ufficialmente inizio il viaggio di Papa Francesco in Terra Santa. Il pontefice è arrivato in Giordania, accolto dal Re Abdallah II. Dal palazzo reale, il Santo Padre ha voluto salutare i cristiani del Paese che, seppur minoritari, sono importanti per il bene della società in cui sono pienamente inseriti, e soprattutto hanno la possibilità di professare liberamente la loro confessione religiosa, sottolineando come la libertà religiosa sia uno dei più importanti diritti umani.

Bergoglio non ha fatto mancare il suo apprezzamento alla Giordania, Paese che si è molto impegnato per favorire il confronto tra diverse confessioni religiose. Poi ha chiaramente lanciato segnali di distensione e apertura verso il mondo islamico, ricordando "il mio profondo rispetto e la mia stima per la comunità musulmana".

Subito dopo, il papa si è recato allo stadio di Amman, dove è stato accolto da una folla di circa 40mila persone festanti. Come di consueto, il pontefice è arrivato a bordo di una jeep che non presentava protezioni ai lati e c'è stato anche un simpatico siparietto. Il vento ha fatto volare la papalina del Santo Padre, il quale si è voltato divertito per cercare di afferrarla, ma non c'è riuscito. Infine, nell'impianto pieno zeppo di fedeli ha celebrato la messa e ha impartito la comunione a circa 1400 bambini. Tra i cristiani giunti in Giordania per salutare il papa, ce n'erano alcuni provenienti anche dall'Iraq e dal Libano.