ATagliacozzo, in provincia deL'Aquila, una tragedia immanecolpisce una fabbrica. Stavolta non si parla di disoccupazione ocrisi ma di una tragedia vera e propria. Si trattava di una fabbricadi fuochi d'artificioche è esplosa nella zona di San Donato. All'internodella fabbrica sembrache al momento della tragedia ci fossero 6 persone mentre altre dueerano all'esterno. Un corpo senza vita è stato già recuperatoma si è alla ricerca di altri due.

Ilbilancio disastroso

Altredue persone sono invece rimaste ferite e trasportate immediatamentecon l'elisoccorsoall'ospedale di Avezzano.Dai primi bollettini medici emergono ustioni in svariate zone delloro corpo ma ancora i medici stanno valutando le loro condizionidi salute.

Non solola fabbrica ma iltanto calore emerso dall'esplosione ha provocato l'incendio diun bosco adiacente alla fabbrica;si è bruciato oltre un ettaro di macchia.

L'interventorepentino del sindaco di Tagliacozzo

Almomento dello scoppio, il figlio del titolare pare non sia stato ingrado di dire alle autorità competenti quante persone ci fosserorealmente all'interno della fabbricagià ispezionata per le norme di sicurezza nel 2011 e nel 2013. Ilprimo ad arrivare, anche prima dei Carabinieri, è stato il sindaco diTagliacozzo, MaurizioDi Marco Testa, che forniscealcuni dettagli. “Sembrava quasi un altro terremoto” dice ilsindaco che si trovava lì sul posto al momento dell'esplosione delterzo botto.

Descrive come l'esplosione sia stata subito seguita da una fumatabianca enorme delle dimensioni quasi simili a quelle derivanti da unabomba atomica.

Spiegacome ha subito intuito che si trattava di un incidente nella fabbrica di fuochi d'artificioe questo sesto senso lo ha portato ad abbandonare tutto, prendere lamacchina e verificare le condizioni dell'accaduto.

E' arrivato ancoraprima dei carabinieri che lo hanno raggiunto subito dopo. Per Maurizio Di Marco Testaquesto non può essere considerato un incidente ma una scena daparagonare a un campo di guerra, a un bombardamento. Il primocittadino di Tagliacozzodopo aver parlato con la prefettura, si è già preso l'impegno diparlare al più presto con esponenti del governo o della Regione perprendere provvedimenti affinchè ciò non accada nuovamente in nessun posto.