Compri dei dolci o prendi un caffè al bar e quando ti danno lo scontrino, in basso, invece del solito "grazie e arrivederci" ti puoi ritrovare con un "romano bastardo sei tu". Aldilà della passione calcistica per questa o quell'altra squadra, l'idea che è venuta al figlio e ad alcuni dipendenti di un noto bar pasticceria di Aversa, in provincia di Caserta, appare piuttosto malsana e non fa altro che incrementare ulteriormente l'astio fra tifosi del Napoli e della Roma dopo i tragici fatti che a maggio causarono la morte del sostenitore partenopeo Ciro Esposito. Il proprietario del locale si è difeso dichiarando che si trattava semplicemente di un simpatico scherzo organizzato dal figlio e da alcuni operai; un "gioco" che sarebbe dovuto rimanere confinato all'interno del bar e che invece ha indirettamente coinvolto i clienti, ritrovatisi tra le mani lo scontrino dalla frase offensiva verso i romanisti.

Il gestore della pasticceria, per sminuire la portata del discutibile scherzo orchestrato all'interno della sua attività, ha pure aggiunto che, del resto, di solito quasi nessuno si sofferma a guardare lo scontrino fiscale, quindi in pochi si saranno accolti dell'insulto.

La pasticceria di Aversa finita al centro dell'attenzione per aver portato la tensione fra tifoserie ben oltre lo stadio e le curve, è molto importante ed è rinomata per una specialità che si chiama la "Polacca". Si tratta di un cornetto che al suo interno contiene un ripieno di crema ed amarena, specialità della cittadina in provincia di Caserta.

Nel paese campano, tutti sanno che il proprietario di quel noto bar è un grande tifoso del Napoli da sempre, nonostante lui ora sostenga di essersi calmato e di preferire adesso: "un tifo adeguato". La passione per i colori azzurri l'ha trasmessa tutta al figlio che, insieme ai dipendenti, spesso organizzano scherzi e burle riguardanti il calcio e il tifo per il Napoli. Questa volta, però, pare che si sia andati un po' oltre, con un vero e proprio insulto scritto chiaramente sugli scontrini fiscali che vengono consegnati ai clienti. L'amarezza per la morte del giovane Ciro Esposito ucciso a Roma il 3 maggio mentre si recava ad assistere alla finale di Coppa Italia, appartiene a tutti, non solo ai sostenitori partenopei.

Tuttavia, nonostante lo sdegno per una morte assurda che non c'entra nulla con uno sport quale il calcio, sarebbe meglio evitare di peggiorare ancor di più la situazione, fomentando odio e inimicizia fra tifoserie.