"Ci chiese di seguirlo al ponte 11 per attendere un elicottero". Sono queste le parole di Domnica dopo aver chiesto a Schettino di rivelare la verità prima che fosse lei a farlo. Le dichiarazioni della ballerina moldava portano qualche inesattezza, ma potrebbero rivelare altri importanti dettagli sulle responsabilità del Capitano nella tragedia della Costa Concordia. Le dichiarazioni di Domnica Cemortan sui particolari della vicenda sul ponte 11 sono state fatte durante un'intervista al settimanale Oggi (in edicola domani).
Concordia, Dominica: chi chiese di andare al ponte 11
La ballerina moldava Domnica Cemortan ha dichiarato che la notte del naufragio della Costa Concordia, nel momento in cui tutti i passeggeri cercavano di raggiungere i ponti più bassi per gettarsi in mare o nelle scialuppe, il comandante Schettino parlava al telefono con qualcuno. Di seguito al termine della telefonata - sempre in base alle rivelazioni della donna - Schettino avrebbe chiamato lei e il maitre Ciro Onorato, chiedendo loro di salire con lui sul ponte 11 "per attendere un elicottero che avrebbe portato via loro o forse solo qualcuno di noi". Il comandante Schettino ha invece sostenuto che quella sera salì al ponte 11 esclusivamente per controllare la dritta della nave. La richiesta di seguirlo al ponte 11 sarebbe stata data da Schettino in seguito al segnale di abbandono della nave e probabilmente sotto suggerimento della persona con cui il Comandante quella notte parlava al telefono. Lo ha dichiarato Domnica durante un'intervista al settimanale Oggi. La Cemortan dichiara di aver compreso solo in seguito le intenzioni di Schettino, e anche se "nessuno parlò mai di elicottero", l'agitazione del Capitano e il suo continuarsi a guardare attorno mettevano in evidenza la ricerca e l'attesa di qualcuno, difficile però che arrivasse dal mare. La conferma dei sospetti di Domnica arriva dalle stesse parole di Schettino: "Qui non ci vede nessuno!". Domnica racconta al settimanale Oggi che la frase era inequivocabile in considerazione che dal mare non sarebbe potuto arrivare nessuno, nemmeno i soccorsi in così poco tempo (motivo per il quale la Costa Concordia era in serio pericolo).La Cemortan allora si avvicinò al maitre e accese la spia luminosa sul suo salvagente per segnalare la propria posizione. L'agitazione del Comandante Schettino si placa con la ricezione di una seconda telefonata che dall'altro capo del telefono dispone nuove direttive: devono andar via dal ponte 11. Solo a questo punto - racconta ancora Domnica al settimanale Oggi - (articolo in pubblicazione domani) ho domandato a Schettino se dovesse arrivare un elicottero ma il Comandante rispose che "i piani erano cambiati e che sarebbero dovuti tornare ai ponti inferiori". Le dichiarazioni della donna potrebbero pesare sulla posizione di Schettino, che proprio ieri, in seguito alle minacce della ballerina moldava di dire la verità "altrimenti lo avrebbe fatto lei" hanno fatto pensare ad altri particolari della vicenda amorosa tra i due e la tragedia del naufragio della Costa Concordia, non certo altri movimenti del Capitano che segnalano ancora una volta la sua assenza nelle operazioni di salvataggio. Si attende ora di conoscere le altre verità della Cemortan o su Schettino che rivelino esattamente come quella notte si sono svolti i fatti.
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