Straziante espaventoso l'ultimo bravo del video messaggio dell'Isis anchestavolta minaccia la nostra capitale Roma. 'ConquisteremoRoma, spezzeremo le croci e schiavizzeremo le vostre donne'.Questo quanto comunicano. La minaccia viene direttamente attribuitaal portavoce dello Stato Islamico, Abu Muhammed al-Adnanial-Shami. Un video audio lungo circa 42 minuti che contiene ancheil duro invito ad uccidere tutti i miscredenti. La forza dell'Isissembra dunque continuare a crescere così come sembra che la lorocampagna vada avanti a ritmi molto veloci.

L'alto esponente affermainoltre che la campagna finale sarà condotta proprio dai lorosoldati, che saranno i soldati islamici a condurre l'attacco e aportarlo a termine. Ma non finisce qui. Il leader si rivolge anche alpresidente americano Barack Obama. Obama inparticolar modo viene definito come un servo degli ebrei e un vero eproprio vigliacco. Inoltre arrivano riferimenti alla guerra ricordanoal presidente che non si potrà vincere questa dura guerra soltantocon l'aviazione.

'Uccidete imiscredenti, non è peccato!'

Un discorso cheviene allargato anche ai sunniti. Essi secondo il leader non devonolasciarsi coinvolgere dalla coalizione per non creare altri uominiche vanno contro l'Isis. Lo stesso, secondo il leader, valeper i siriani.

L'analisi viene duramente allargata anche anche atutti gli altri paesi in cui sono presenti e forti le coalizioniislamiche. Nella parte ultima del discorso vengono indicati anche gliobiettivi ossia Europa, America, Australia, Marocco, Canada, Iran,Algeria, Caucaso. Coloro che hanno giurato di essere fedeli alCaliffo devono considerarsi soldati e come tali devonouccidere tutto i miscredenti sia civili che militari.

Loro avrannol'autorizzazione di Allah e non sarà considerato un peccatoquesto massacro. Tutto ciò è una dimostrazione in rispostaalle autorità religiose musulmane che in questo periodo stannocondannando le azioni dell'Isis. Inoltre sono presenti anchedei consiglio ossia di uccidere in qualsiasi modo, con un sasso, unapietra, veleno, coltelli o addirittura buttando le persone da postialti. Insomma una propaganda dura che fa paura.