Alla fine della concitata campagna per il referendum per l'indipendenza della Scozia domani sapremo quale sarà l'esito. Certo è che la regina oggi ha sospeso il ballo nella sua residenza scozzese a Balmoral, per far sì che tutti i dipendenti impegnati nei preparativi fossero lasciati liberi di esprimere il proprio voto. Non sarà che forse le dichiarazioni del primo ministro della Scozia, Alex Salmond, "Saremo orgogliosi di avere la regina Elisabetta II come nostra sovrana" pongano la reggente in una apparente posizione di serenità per l'esito del voto.
Si sono espressi in tanti per indirizzare il popolo verso un esito negativo o positivo; dalla sfilata di Vivienne Westwood con le modelle aderenti al sì, all'appello accorato al no dell'ex fantasista del Manchester United David Beckham che si esprime così: "Lavorammo uniti per portare il più importante evento sportivo nel nostro Paese e mi emozionò lavorare insieme davanti al mondo" raccontò di essersi commosso quando alcuni atleti scozzesi conseguirono le medaglie nelle olimpiadi di Londra 2012.
Le ragioni degli indipendentisti sono riassumibili in una dichiarazione di John Swinney, pezzo grosso dello Scottish National Party, di qualche giorno fa: "Penso che faremo un lavoro migliore governandoci da soli invece che subire decisioni prese dal governo britannico". La Scozia vuole uscire dalla deindustrializzazione degli anni '80, voluta dalla odiatissima Margaret Thatcher. I proventi del petrolio non sono mai stati utilizzati per rimediare ai gravi disagi dei fuoriusciti dalle industrie pesanti e dalle miniere,e gli indipendentisti sono convinti di poter porre rimedio quando avranno la direzione delle industrie petrolifere. Nel territorio scozzese è forte le convinzione di trovarsi "ai confini dell'impero", gravissima la mancanza di una vera copertura di rete Internet super veloce nelle aree rurali, e una forte carenza di strade e ferrovie. Gli indipendentisti sono concentrati ovviamente e soprattutto nelle Highlands e nelle isole, remano contro il potere di "Londra ladrona" dove il distacco con la grande capitale si respira tutti i giorni.
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