Si continua a parlare del giallo di Elena Ceste, la mamma di Costigliole d'Asti, il cui cadavere è stato ritrovato in questi giorni a pochissimi metri di distanza dalla sua abitazione. In queste ore le indagini sono concentrate sul marito della donna, Michele Buininconti che è stato iscritto nel registro degli indagati.
Questo non significa che Michele è l'assassino di sua moglie Elena, visto che per stabilire le cause della morte della donna bisognerà attendere l'esito dell'autopsia, che in queste ore verrà effettuata sul corpo della donna.
Si tratta di un atto dovuto, in vista dell'autopsia, in modo che lui possa farsi assistere da un legale e da un perito.
Le ultime novità di oggi 25 ottobre riguardo il caso di Elena Ceste, riguardano una lunga intervista che il cognato della donna in queste ore ha rilasciato alle telecamere della trasmissione Quarto Grado.
Elena Ceste, le ultime novità: Michele Buoninconti è disperato
Il cognato della donna ha dichiarato che per il momento, in attesa dei verdetti dell'autopsia, i familiari di Elena continuano a credere nell'innocenza e nella totale estraneità ai fatti di Michele Buoninconti, il quale da quando ha saputo che il corpo di sua moglie è stato ritrovato senza vita piange e si dispera.
Il cognato di Elena, ha aggiunto che nei giorni immediatamente successivi alla scomparsa di Elena, Michele e altri familiari della donna si sono recati anche nei pressi di questo canale di scolo, in piena notte con le torce per effettuare le ricerche, che tuttavia non hanno portato ad alcun esito positivo.
A questo punto, quindi, resta il mistero: se Michele fosse stato realmente colpevole non sarebbe andato a cercare il corpo della moglie con i familiari proprio lì dove è stato ritrovato.
L'uomo, quindi, continua a proclamare la sua innocenza e per ora viene creduto da tutti i familiari di Elena. Non è mancato un pensiero da parte del cognato di Elena nei confronti dei quattro figli che la donna ha lasciato: adesso riceveranno tutto l'affetto da parte dei loro familiari, i quali si augurano che non dovranno andare incontro ad altri eventi tragici.