Fortuna Loffredo, la piccola di sei anni morta il 24 giugno scorso precipitando dal settimo piano di una palazzina nel Parco Verde di Caivano (Na) e che recentemente si è scoperto abbia subito abusi sessuali cronici, come riportato nella perizia autoptica dall'anatomopatologo Nicola Balzano che è depositata presso la procura di Napoli, ha lasciato in modo inconsapevole un testamento tramite gli ultimi disegni fatti prima della sua tragica morte, procurata sicuramente dalla stessa persona che l'ha violentata. Probabilmente gli abusi duravano da parecchio tempo, dato che la bambina presentava disturbi dell'apprendimento e comportamentali, problemi relazionali ed affettivi, difficoltà ad accettare le regole, come era stato diagnosticato presso un centro di riabilitazione di Aversa, dove Fortuna era in cura, appunto, per queste problematiche.

I disegni in questione descrivono il rione dove la bimba viveva: semplici scarabocchi che invece, ad un esame attento, possono fare trasparire molti significati. Infatti, per gli avvocati della famiglia e gli inquirenti, da quelle tracce innocenti e infantili traspare un'angoscia che descriverebbe come la povera bambina abbia vissuto l'ultimo periodo della sua breve e tragica esistenza.
Uno dei disegni rappresenta delle file di alberi e pecorelle che avrebbero aiutato Fortuna a contare mentre in un secondo disegno c'è una Chiesa colorata di arancione con il tetto verde, attaccata alla scuola colorata anch'essa di rosa ed arancione e le case del rione circostante molto più piccole. In questi disegni sarebbero evidenti delle grate sui ballatoi del terzo e ottavo piano che in realtà nell'isolato 3, dove si trova la palazzina da cui è precipitata la bimba, risultano mancanti. Dalla stessa palazzina, l'anno scorso, precipitò un altro bambino, Antonio Giglio e si suppone che la stessa persona che ha ucciso Fortuna possa aver provocato anche la morte di Antonio.
Malgrado i colori chiari e i visi sorridenti delle figure disegnate da Fortuna, gli investigatori sostengono che in quelle tracce si possa riscontrare inquietudine per la situazione drammatica che la piccola stava vivendo prima della tragica morte.