Fra il 28 e il 31 ottobre si sono svolte le prove scritte del primo concorso per l'ingresso alle scuole di specializzazione in medicina. In un comunicato stampa emesso in data odierna, il Miur (Ministero dell'istruzione, dell'università e della ricerca) ha informato di aver riscontrato una anomalia nei test somministrati per l'area medica e per l'area servizi clinici (svolti il 29 e 31 ottobre): le prove sono state invertite.

Medicina: Miur annulla prove

Il MIUR ha chiesto immediatamente spiegazione al Cineca (Consorzio Interuniversitario senza scopo di lucro di cui il MIUR fa parte insieme a 2 enti di ricerca e a 69 università italiane).

Dopo le opportune verifiche il Ministero ha informato che l'errore è avvenuto per una errata codifica durante l'importazione delle domande nei data-base che generano i quiz. Fortunatamente l'inversione ha riguardato solo 30 domande comuni alle due aree, mentre le domande specifiche riservate all'area medica e dei servizi clinici sono state formulate ai candidati in maniera corretta (come del resto le 70 domande del test del 28 ottobre comuni a tutti, e le domande del 30 ottobre riservate all'area chirurgica).

Le domande invertite riguardano gastroenterologia, cardiologia e pneumologia a cui dovevano rispondere gli studenti dell'area medica e ai quali sono stati formulati quesiti di genetica, medicina del lavoro e biochimica destinati all'area servizi clinici (e viceversa).

In seguito al riscontro dell'errore, il MIUR ha annullato i quiz e ha deciso di far ripetere il test il 7 novembre p.v. ai candidati delle due aree interessate: 8.139 aspiranti di cui 2.125 per l'area medica e 798 per l'area dei Servizi Clinici (gli iscritti totali includendo le altre aree sono stati 12.168).

Preventivamente il ministro dell'istruzione Stefania Giannini dovrà firmare il decreto che confermerà l'annullamento delle prove erronee già sostenute; nel frattempo il MIUR sta informando i candidati attraverso il sito dedicato e tramite il portale universitaly.it.

L'accaduto non ha fatto che riaccendere le polemiche che già erano scaturite in merito al concorso: male organizzato, con grandi incertezze sui luoghi di svolgimento e comunicazioni recapitate in ritardo; una candidata di Torino ha addirittura affermato di aver avuto il dubbio che le domande fossero errate.