Papa Francesco nega l'udienza al Dalai Lama, giunto a Roma per partecipare al XIV vertice mondiale di Premi Nobel per la pace. Una richiesta in tal senso era stata inoltrata al Vaticano già alcune settimane fa dai vertici della diplomazia tibetana, ma Papa Francesco ha preferito sacrificare la possibilità dello storico incontro sull'altare della possibile apertura di un dialogo la Cina.

Una spiegazione confermata dallo stesso Vaticano che, in una nota, afferma di non voler entrare nel rapporto conflittuale tra il Dalai Lama e la Cina, cedendo così alle pressioni esercitate dalla potenza asiatica su tutti i governi che accettano di incontrare il leader tibetano in esilio. E pensare che sono state, indirettamente, proprio le pressioni cinesi a portare il Dalai Lama a Roma, in quanto l'annuale vertice dei Premi Nobel per la pace avrebbe dovuto tenersi tra il 13 e il 15 dicembre a Città del Capo, in Sudafrica. Il visto d'ingresso negato al Dalai Lama ha portato alla rinuncia di tutti gli altri partecipanti e al conseguente annullamento del summit, spostato a Roma dal 12 al 14 dicembre.

Il vertice mondiale dei premi Nobel per la pace nel ricordo di Mandela

Il vertice dei Premi Nobel per la pace si riunisce tutti gli anni con la partecipazione di molte delle personalità insignite del prestigioso riconoscimento, ed è considerato uno dei più importanti eventi internazionali per il contributo fornito al dibattito per la costruzione di una pace globale. Roma aveva già ospitato il summit nelle prime otto edizioni, per poi diventare itinerante e toccare Parigi, Berlino, Hiroshima, Chicago e Varsavia. L'edizione di quest'anno è particolarmente sentita poiché è la prima dopo la scomparsa di Nelson Mandela, motivo per cui la scelta della sede era caduta su Città del Capo, e sarà centrata tutta in onore del leader sudafricano con la commemorazione della sua vita e dell'impegno politico che ha portato alla fine dell'apartheid in Sudafrica.

Oltre al Dalai Lama, parteciperanno ai lavori altri 22 Premi Nobel, tra cui Lech Walesa, Mikhail Gorbaciov, Betty Williams e l'arcivescovo Desmond Tutu, che condurrà la cerimonia di apertura del vertice all'Auditorium Parco della Musica, insieme al sindaco di Roma, Ignazio Marino. La chiusura avverrà in Campidoglio, con l'assegnazione del Peace Summit Award 2014, il premio consegnato ogni anno dalla Conferenza dei Nobel ad una personalità del mondo dello spettacolo distintasi per la sua azione in difesa dei diritti umani nel mondo e che negli anni scorsi è stato assegnato, tra gli altri, ad artisti del calibro di Bono Vox, Annie Lennox, Roberto Benigni e Peter Gabriel.