Martedì sera su La7 è andata in onda una nuova puntata di Piazza Pulita dove si è parlato dell'attentato terroristico ai danni della redazione giornalistica francese di Charlie Ebdo. Il conduttore Corrado Formigli ha mostrato un'intervista fatta all'imam di Londra Anjem Choudary. La prima domanda che la giornalista gli ha posto è stata:"Cosa ne pensa dell'attentato a Charlie Hebdo?"

L'imam non capisce come mai l'attentato stia procurando nell'opinione pubblica tanto scalpore, visto che da anni la Francia provoca l'Islam. La politica estera dello stato francese è molto aggressiva nei riguardi dei mussulmani.

Ha proibito l'uso del burqa, ha occupato le terre dei mussulmani complottando contro di loro in Irak e in Siria, ha sfruttato in Africa i mussulmani e ora ha permesso alla stampa di offendere il profeta. E' normale che da un comportamento irrispettoso scaturiscano poi delle catastrofiche conseguenze.

La giornalista vuole vederci chiaro e incalza chiedendogli: "Mi sta dicendo che sia giusto l'attentato al giornale?" La risposta è inquietante, l'imam non risponde affermativamente in modo diretto, ma ribadisce che quello che è accaduto a Parigi è molto chiaro: chiunque insulti il profeta deve morire.

Poi è lui che posta una domanda alla giornalista:" Perché hanno continuato a fare una cosa del genere?"

"Perché noi crediamo nella libertà di espressione e di pensiero". Choudary non è d'accordo, eppure la giornalista gli fa notare che in questo momento loro stanno conversando, questa è libertà di espressione. L'imam risponde, che se lui sta parlando è perché Allah lo ha messo nella condizione di farlo. La colpa di quanto è accaduto è degli occidentali che usano eufemismi come libertà di espressione e di parola per coprire azioni provocatorie come quelle elaborate da Charlie Ebdo. La situazione non cambierà fino a quando gli occidentali non prenderanno visione della realtà. Se ci saranno altre offese contro il profeta, le ripercussioni saranno le stesse.

I mussulmani a differenza dei cristiani non porgono l'altra guancia, ma si difendono.

"Si difendono da cosa dai disegni?" L'imam ammonisce la giornalista, facendole notare, che per loro le vignette non sono disegni, ma insulti. I giornalisti fanno propaganda per quei regimi che mandano i soldati nelle terre straniere a uccidere mussulmani. In questo momento sia i giornalisti che i civili occidentali sono visti dai mussulmani come parte del nemico. L'invito lanciato da Anjem Choudary agli occidentali è esplicito, i paesi occupanti devono ritirare le loro truppe, i mussulmani si stanno ribellando contro i loro regimi, quando saranno rimossi, sarà attuata la Sharia e a questo punto non dobbiamo preoccuparci di andare nelle loro terre, perché saranno loro a farci visita e verranno a Roma e in altre città del mondo.

Le parole dell'imam sono alquanto minacciose, le profezie dicono che il giudizio non arriverà fino a quando un gruppo della sua comunità non entrerà a Roma e la conquisterà imponendo la Sharia. Secondo il suo punto di vista per noi occidentali il loro ingresso va visto con positività. La democrazia ha fallito, i paesi si stanno impoverendo, i giovani non hanno prospettive future. L'Islam è il futuro dell'umanità. Anche l'Italia però deve stare in guardia, se continueremo a supportare gli americani, in futuro dovremo aspettarci ripercussioni serie.