Andiamo qualche giorno indietro, per rinfrescare la memoria e risaliamo fino al 23 Dicembre, quando a Mezzojuso, provincia di Palermo, viene inaugurato il tratto di strada sulla statale 121 Palermo-Agrigento. Il Presidente dell'Anas sottolinea lo stesso giorno, con una punta d'orgoglio, che i lavori sono stati consegnati in tempo e anche con l'anticipo di qualche tappa. Difatti l'inaugurazione era stata fissata per marzo 2015, ma a quanto pare la Bolognetta scpa è riuscita a terminare quel tratto con 3 mesi di anticipo sul programma.

Dopo nemmeno una settimana: il crollo del viadotto Scorciavacche

Forse era meglio aspettare fino a marzo? Non si sa, ancora le cause del crollo non sono state accertate ed è anche partita un'indagine interna all'Anas. Mettiamo una lente di ingradimento sulla società che gestiva i lavori:

"La "Bolognetta scpa", (raggruppamento di imprese tra Cmc di Ravenna, Tecnis e Ccc) è impegnata attualmente con diverse squadre di lavoro, soprattutto nei nuovi viadotti Scorciavacche 1 e 2. Imprese che fanno parte della Cooperativa della Regione Sicilia: ora che è crollato quel viadotto c'è qualcosa da contestare a queste imprese, e pensare che solo qualche mese prima era stato tenuto un meeting sulla qualità e conformità dei prodotti da costruzione:

Si è svolto lo scorso 7 ottobre, nella sede del Contraente generale "Bolognetta scpa" (Consorzio di imprese tra Cmc di Ravenna, Tecnis e Ccc), il meeting su "Qualità e conformità dei prodotti da costruzione", come si può leggere sul loro sito

La procura di Termini Imerese ha aperto un'inchiesta, l'Anas annuncia azioni legali contro l'impresa, e intanto arriva anche il commento del Premier.

Fedele al suo stile, prima su Twitter e dopo su Facebook, Matteo Renzi dichiara: "è finito il tempo degli errori che non hanno mai un padre. Pagheranno tutto". Giusto, anche perchè da pagare c'è molto: 13 milioni i soldi spesi solo per quel tratto. Quasi 300 invece i milioni stanziati in totale per ammodernare 34 chilometri della statale 121.

Che sia un brutto scherzo? Quel tratto è gia di per sè il più pericoloso di tutta la Sicilia, non c'è bisogno che ulteriori negligenze durante la sua ammodernizzazione causino altre vittime. Fortunatamente già alle prime avvisaglie di cedimento la zona era stata vietata e messa sotto sequestro dall'Anas, e dopo poche ore c'è stato il crollo.

È intervenuto anche il ministro delle Infrastrutture Maurizio Lupi, in una nota in cui dice "è un fatto inaudito e inaccettabile.

Ho immediatamente chiesto all'Anas una relazione dettagliata sull'appalto, sui lavori e anche sulla commissione di collaudo".

Insomma, c'è da lavorare per scoprire chi sono i colpevoli, dato che oltre le colpe dei costruttori ci sono quelle di chi li doveva controllare e infine chi ha dato il permesso di circolazione.