Questo venerdì 7 marzo 2025, la Calabria è stata colpita da due eventi sismici nel giro di poco più di quattro ore: il sisma si è verificato nella zona di Marcedusa, in provincia di Catanzaro. Il più forte di essi ha avuto una magnitudo di 2.9, l'altro invece di 2.3. Entrambi gli episodi hanno suscitato preoccupazione nella popolazione locale, ma non si segnalano danni.
Paura ma nessun danno per una scossa sismica a Marcedusa
Il Terremoto più forte dei due, di magnitudo 2.9, è stato localizzato a una profondità di 13 km e ha avuto il suo epicentro a 6 km a est di Marcedusa.
La scossa è stata registrata dalla Sala Sismica dell'Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia di Roma (INGV) alle ore 11:42:48, con coordinate geografiche 39.0120 di latitudine e 16.8990 di longitudine. Sebbene la magnitudo non sia stata elevata, la profondità dell'evento sismico ha contribuito a renderlo avvertibile anche a distanza.
Un'altra piccola scossa non avvertita dalla popolazione
Poco prima, alle ore 7:24, un altro terremoto, di magnitudo 2.2, aveva fatto tremare la zona, con epicentro a circa 6 km di distanza, a sud-ovest di Marcedusa.
Questo evento, con profondità di 11 km, ha avuto coordinate geografiche 39.0560 di latitudine e 16.8560 di longitudine.
Nessuna delle due scosse sismiche ha causato danni a cose o persone.
Altre scosse in Calabria nei giorni precedenti
Già lo scorso lunedì 24 febbraio la regione Calabria era stata colpita da due scosse di terremoto che avevano interessato le aree della provincia di Reggio Calabria e di Crotone.
Il primo terremoto era stato registrato alle ore 1:52, con epicentro a 3 km a est di San Mauro Marchesato, in provincia di Crotone.
Il secondo, invece, si era verificato alle ore 2:06, con il suo epicentro a 9 km a nord di Roccaforte del Greco, in provincia di Reggio Calabria. Entrambi gli episodi erano stati monitorati dalla Sala Sismica INGV di Roma e non hanno provocato danni a persone o cose.
Mercoledì 26 febbraio, invece, una scossa di terremoto di magnitudo 4.3 era stata registrata nelle acque del Tirreno meridionale, tra la Calabria e l'isola di Stromboli.
L'evento sismico si è verificato a una profondità di 182 km, caratteristica che ha ridotto notevolmente la sua percezione da parte della popolazione.
Anche nei giorni precedenti, la provincia di Crotone era stata caratterizzata da ben otto scosse di magnitudo superiore a 3.0.