Oltre alla questione dna, al furgone e alle ricerche internet, che peraltro è necessario stabilire se si possa trattare di spam o meno, le ultime notizie spiegano che, secondo gli investigatori, e secondo quanto riportato anche dal Corriere della Sera, Massimo Giuseppe Bossetti avrebbe acquistato un metro cubo di sabbia alla Edil Bonacina il 9 dicembre 2010, pochi giorni dopo la scomparsa di Yara Gambirasio registrata il 26 novembre 2010, e avrebbe detto alla moglie di buttare alcuni coltelli. Come dimostra infatti il documento di trasporto trovato dagli investigatori, si potrebbe ipotizzare che il presunto assassino voleva probabilmente cercare di conservare il corpo della ragazza in quanto nelle prime tecniche di imbalsamazione scoperte in Egitto, si credeva che la sabbia avesse un ruolo importante per rallentare il processo di putrefazione di un cadavere.

In ogni caso, secondo le smentite del cognato Osvaldo Mazzoleni su alcune dichiarazioni di Bossetti al Pm Letizia Ruggeri, il presunto assassino di Yara si sarebbe servito dalla Edil Bonacina solo a partire dal settembre 2013 nonostante l'evidente documento di trasporto che attesta la consegna della sabbia nel 2010, ulteriore indizio che dimostra che Bossetti si sarebbe aggirato nella zona di Chignolo d'Isola, a pochi chilometri da Brembate.

D'altra parte, un muratore perché non dovrebbe acquistare e possedere della sabbia anche per conto proprio? Dopo le diverse verifiche effettuate dalle forze dell'ordine, si è comunque potuto accertare che i lavori al cantiere di Bonate Sopra sono iniziati nel 2008, sospesi nel 2009 e poi ripresi nel 2010.

Ma altri indizi spuntano anche dal colloquio tra la moglie Marita Comi e Massimo Bossetti. A quanto pare ci sarebbero ben quattro coltelli, ma due di questi, come giurato dal presunto assassino di Yara, non sarebbero di sua conoscenza. A tal proposito, Bossetti avrebbe detto alla moglie di buttare via tutti i coltelli. Nonostante tutto, Bossetti continua ad affermare che non ha mai avuto il numero di telefono di Yara e chiede alla famiglia di smentire tutto quello che viene detto sia dalla procura che dai giornali. Le intercettazioni continuano quindi senza sosta e le ricostruzioni scendono sempre più nel dettaglio, come finirà?