La soluzione del giallo di Pordenone, potrebbe passare attraverso una drammatica telefonata che il giovane Trifone Ragone fece a suo padre pochi giorni prima di essere ucciso insieme alla sua fidanzata Teresa Costanza. La notizia è riportata dal settimanale 'Giallo', il quale ha dato ampio spazio alla vicenda.

La telefonata prima dell'agguato

Il fatto risale a pochissimi giorni prima dell'agguato mortale, nel quale hanno perso tragicamente la vita Trifone e Teresa.

Il giovane si era sentito telefonicamente con il padre, al quale riferì una frase a dir poco inquietante: 'Papà sono preoccupato, ho un problema'. Trifone però non volle approfondire ulteriormente l'argomento, nonostante le insistenze del padre che naturalmente voleva capire per saperne di più. Papà Francesco si allarmò non poco sentendo il figlio così preoccupato, ma Trifone cercò di tranquillizzarlo: 'Papà non ti spaventare perché è qualcosa che si risolverà presto. Quando ci vediamo di persona ne parleremo'. Purtroppo però non si sono più visti, in quanto pochi giorni dopo ed esattamente il 17 marzo 2015 alle 20.00 Trifone fu barbaramente assassinato da un killer spietato, insieme alla sua bella Teresa, nel parcheggio della palestra 'Pesistica Pordenonese'.

La soluzione del giallo quindi è racchiusa in quella semplice frase che il giovane ha riferito al genitore, che ora soffre per non aver potuto impedire la tragedia, pur essendo a conoscenza di un problema sconosciuto.

La madre non si dà pace

Anche la madre non riesce a darsi pace per la scomparsa del figlio, infatti sempre al settimanale 'Giallo' ha riferito che se avessero fatto in tempo ad andare da lui, l'avrebbero salvato. Un'affermazione forte ed allo stesso tempo molto importante. La donna si riferiva alla drammatica telefonata che Trifone ha fatto al padre? Forse è a conoscenza di qualcosa che gli inquirenti non conoscono? Questo ancora non si sa, ma di sicuro Trifone Ragone aveva un problema con qualcuno, aveva delle situazioni in sospeso in cui era coinvolto un suo amico romeno, che nel mese di febbraio era stato coinvolto in una rissa, anche se in quell'occasione Trifone non era presente in quanto si trovava a casa con la sua fidanzata.

Forse Trifone non è stato altro che un obiettivo facile per consumare la vendetta di qualcuno. Il mistero rimane per il momento irrisolto. Se vuoi rimanere aggiornato sui miei articoli, oppure su questo argomento, clicca sul bottone "Segui" vicino al mio nome ad inizio articolo.