Quella di ieri è stata una giornata di terrore da dimenticare. Nelle prime ore del mattino il primo assalto alla fabbrica di gas Air Products di Saint-Quentin-Fallavier. Subito dopo, intorno alle 12, l'assalto alle spiagge di due hotel a Sousse, in Tunisia, che ha causato 37 morti. Infine, Un kamikaze si fa esplodere in una moschea sciita nel ricco Kuwait, mentre i fedeli sono impegnati nella preghiera del venerdì.

Questi tre diversi attentati terroristici, che a prima vista potrebbero essere isolati tra loro, in realtà hanno un unico denominatore, un preciso progetto politico che da diverso tempo Abu Bakr al-Baghdadi, il califfo dell'Isis, sta mettendo in pratica. Non è una coincidenza l'attentato di questa mattina in Francia, che ancora piange le vittime della redazione del giornale satirico Charlie Hebdo, e la strage di Tunisi, che a Marzo si è trovata sotto attacco con l'attentato al museo del Bardo. Come non è un caso che i terroristi abbiano colpito il Kuwait, molto ambito dai terroristi dell'Isis per portare a termine il loro progetto del grande Califfato Islamico.

L'uomo decapitato in Francia e le bandiere Jihiadiste

La mattinata in Francia inizia con la notizia di un attentato a Saint-Quentin-Fallavier, dove un uomo forza il cancello d'ingresso della fabbrica di stoccaggio gas Air Products con la sua automobile, provocando una grande esplosione di un container di materiale infiammabile, e la morte per decapitazione di un uomo. Accanto al suo cadavere decapitato sono state trovate bandiere islamiste, mentre la testa è stata infilzata nel cancello dell'azienda e riempita di scritte in lingua araba. Per il terribile attacco è stato arrestato Yasine Salhi, già tenuto sotto osservazione dai servizi segreti francesi per i suoi legami con gruppi terroristici.

In seguito, è stata arrestata anche la moglie insieme a una terza persona, il cui ruolo è ancora al vaglio degli inquirenti.

La strage di turisti sulle spiagge Tunisine

Intorno alle ore 12, due terroristi armati di bombe a mano e fucili mitragliatori aprono il fuoco su turisti inermi in due diversi hotel di Sousse, causando 37 morti e circa 40 feriti, secondo l'ultimo bilancio. Uno dei due attentatori è stato ucciso dalle forze di sicurezza intervenute sul luogo dell'attentato, mentre il complice è stato arrestato poche ore dopo in autostrada aSousse. Secondo le prime ricostruzioni, i due terroristi sono giunti a bordo di un gommone nascondendo le armi in un ombrellone. Tra le vittime vi sono turisti di diverse nazionalità: inglesi, belgi e tedeschi.

Attacco alla moschea sciita in Kuwait

Mentre i fedeli erano intenti a pregare, un kamikaze si è fatto saltare in aria a Kuwait City, davanti a una moschea sciita, causando 25 morti e più di 200 feriti. L'attentato è stato prontamente rivendicato dai miliziani del Califfato Islamico con un post sui social network. Finisce così una terribile giornata di morte e distruzione a causa dei piani islamisti per la creazione di un Grande Califfato, che parte dalla Siria e attraversa il Nord Africa, allargandosi fino al Kuwait. La minaccia terroristica riguarda tutta l'Europa, e in maggior misura quei paesi che ogni giorno vedono arrivare sulle loro coste barconi carichi d'immigrati che partono dalle coste nordafricane, e tra i quali è facile nascondersi per raggiungere le città occidentali. Secondo alcuni rapporti dell'intelligence italiana, alcuni terroristi potrebbero già trovarsi nel nostro paese.