Un ragazzo di 19 anni atteso dall'esame di maturità scientifica si reca in visita a Milano con la scuola ma non fa ritorno a casa, perché precipita da un piano alto dell'albergo dove alloggia: è un incubo? No, un mero caso di Cronaca Nera che ha visto protagonista un giovane padovano di nome Domenico Maurantonio.



Viene subito, istintivamente, da pensare a un suicidio ma il caso appare subito complesso.

Al quinto piano del "Leonardo Da Vinci" sono trovate feci e il corpo del giovane non ha slip e pantaloncini. La vicenda risale al 10 maggio 2015. Perché è nel corridoio in piena notte e non nella sua camera coi colleghi? Perché non è rientrato visto che doveva andare in bagno? E' stato chiuso fuori dagli altri studenti? L'accaduto non è chiaro e l'inchiesta è in pieno corso al 21 giugno 2015.

I giovani avevano bevuto. In quale misura?

L'avvocato dei familiari di Domenico, Eraldo Stefani, non crede affatto che Domenico fosse solo. Aveva bevuto un po' di liquore alla prugna, ma per quale motivo avrebbe dovuto salire pericolosamente sul davanzale in piena notte?

Va aggiunto che chiunque conoscesse il giovane patavino esclude la pista del suicidio in quanto il giovane appariva perfettamente integrato e proiettato nel futuro con le passioni e le grandi speranze tipiche della sua età.

Il mistero del corridoio

Il Gazzettino.it scrive che gli inquirenti hanno a lungo sperato di trovare tracce di quanto accaduto nelle conversazioni telefoniche tra i giovani che alloggiavano al Leonardo da Vinci quella notte. Ricordiamo che era il 10 maggio o meglio la notte tra il 9 e il 10. Bastava veramente poco per trovare l'illuminazione giusta ma non risulta nulla di utile. Stefani però insiste nella sua tesi che vede un coinvolgimento diretto o indiretto dei compagni di stanza. Non si capisce soprattutto perché il giovane si trovava in corridoio non solo senza gli occhiali da vista, ma anche senza scarpe. Il fatto che abbia espletato alcune funzioni fisiologiche nel corridoio del quinto piano fa pensare ad un serio malore oppure a uno stato di notevole confusione psicologica forse dovuta all'alcol (era astemio o quasi). La domanda regina resta però la stessa: perché salire sul davanzale?