Convalidato l'arresto nel carcere di Rebibbia per il militare Giuseppe Franco, 31 anni, accusato di aver violentato una giovane di 16 anni con l'aggravante di aver agito premeditando e pianificando la fuga. Questa la decisione del gip Giacomo Ebner, secondo cui si fa sempre più certa la responsabilità del militare per quanto riguarda lo stupro e che ha delineato un nuovo capo d'accusa quello della premeditazione di tutta la vicenda, pare infatti che il militare conoscesse bene la zona, ha dunque individuato una ragazzina minorenne per poi esibire il tesserino al fine di fingere di farsi seguire in caserma per poi abusarne.

La triste vicenda

Giuseppe Franco ha approfittato dell'ora tarda per realizzare il suo piano d'azione, era ormai notte i fuochi d'artificio in occasione della festa di san Giovanni si erano da poco conclusi e la ragazzina insieme alle sue amiche si apprestava a rientrare a casa, dunque per strada non c'era quasi più nessuno. Ha fermato la ragazzina con la scusa di farsi seguire in caserma per aver bevuto una bottiglia di birra, la ragazzina ingenuamente ha seguito il militare trovandosi scaraventata a terra dopo pochi metri. un incubo durato un'ora, racconta la ragazza, che sperava che quel momento finisse presto e che venne minacciata dall'uomo di fare del male anche alle amiche se si fosse messa ad urlare.

L'uomo si è dunque difeso dichiarando che la ragazza fosse consenziente ma le indagini accurate del gip e del procuratore stanno portando a confermare la versione dettata dalla vittima.

Premeditazione e rischio di fuga

Una storia che ha dei particolari agghiaccianti ma che per fortuna la ragazza ha avuto il coraggio di raccontare e denunciare immediatamente, il gip ha deciso di convalidare il fermo poiché ritiene che l'uomo se dovesse restare in libertà possa pianificare una fuga all'estero come aveva già tentato di fare successivamente alla violenza, per il militare, infatti, non sarebbe difficile fare perdere le proprie tracce visto che conosce bene i luoghi dove ha svolto le missioni all'Estero. Speriamo dunque che si possa definire al più presto la situazione e che la ragazza possa ricevere giustizia.