Il caso di Eligia Ardita, la donna di 35 anni morta a Siracusa il 19/01, è stato apparentemente risolto con la confessione del marito Christian Leonardi dello scorso 19 settembre. L'uomo ha ammesso di avere ucciso la moglie in un impeto d'ira, in seguito all'ennesimo litigio che le avrebbe causato ferite mortali alla testa. Eppure sono ancora molte le cose non chiare, riguardanti quella tragica sera nella quale l'infermiera ha perso la vita e con lei anche Giulia, la bambina che portava in grembo.

E' passata circa mezz'ora dalla morte della donna alla chiamata al 118 nella quale il Leonardi chiedeva aiuto: ma cos'è accaduto in quei minuti? Come può aver ripulito da solo la scena del crimine e, allo stesso tempo, cambiato e adagiato la moglie sul letto? Gli inquirenti e la famiglia di Eligia sono convinti che ci sia un complice, probabilmente uno dei suoi cinque amici che uscivano spesso assieme con lui, causando le continui liti tra i due coniugi Leonardi.

Delitto Eligia Ardita: la telefonata e i rumori di sottofondo

La puntata di oggi 24 settembre di Mattino Cinque si è occupata ancora una volta del caso di Eligia Ardita, grazie anche alla partecipazione di mamma Graziella e papà Agatino (coloro che hanno sempre sostenuto la tesi dell'omicidio).

Federica Panicucci ha lanciato il servizio relativo alla telefonata che Christian ha fatto al 118 per chiedere i soccorsi. Ne è emerso un quadro agghiacciante di un uomo freddo, per nulla scosso da quanto accaduto e, soprattutto, che aveva già riflettuto sulle parole da usare. Ma questo colloquio potrebbe anche essere utile per capire i movimenti del reo-confesso: si sentono dei rumori che potrebbero essere attribuiti allo spostamento della povera Eligia o all'apertura di un cassonetto.

Ma chi stava muovendo la donna o ripulendo la casa? Era Christian o si trattava di un complice? Proprio sul possibile coinvolgimento di un amico o di un parente si stanno ora concentrando le indagini degli inquirenti.

Il Leonardi era solito uscire con degli amici, alcuni dei quali sono stati sentiti in Procura. Domani 25/09 toccherà, invece, al fratello Pierpaolo che aveva accompagnato Christian a casa di ritorno dall'ospedale e potrebbe aver notato qualcosa di anomalo dell'abitazione di via Calatabiano a Siracusa.