A pochi giorni dal Carnevale giunge la notizia del furto di 350 transenne nel comune di Oristano, luogo in cui si celebra la Sartiglia; famosa manifestazione folkloristica della Sardegna conosciuta in tutto il mondo. Il furto è avvenuto nei depositi del comune e preoccupa l'amministrazione per l'ingente mancanza di 'strumenti' utili a proteggere il percorso obbligato della corsa dei cavalli.
Il misfatto è stato scoperto dai dipendenti comunali che si sono accorti che qualcosa non 'tornava' e a un nuovo controllo, eseguito con l'assessore responsabile Efisio Sanna, è stata confermata la carenza delle 350 transenne a cui è seguita comunicazione al dirigente comunale Walter Murru.
Preso atto della situazione, il dirigente ha provveduto a sporgere denuncia alla centrale operativa dei carabinieri del comune di Oristano. Restano ignoti i motivi del furto anche se qualcuno paventa sia stato compiuto per creare disagio alla Sartiglia e per salvaguardare l'incolumità dei cavalli (elementi fondamentali della manifestazione popolare); infatti molti gruppi animalisti sono contrari all'esibizione e vorrebbero salvarli dal rischio di collasso che potrebbe avvenire durante la corsa.
Il Carnevale ha antiche origini ed è nato per concedere alle persone lo scioglimento di ogni vincolo d'ordine e obbligo sociale a cui si era tenuti per tutto l'anno; questo consentiva di 'rovesciare' la monotonia giornaliera solo per quei giorni di Carnevale, 'autorizzando' anche con scherzi e immoralità, a fare tutto in maniera occultata dietro una mascherata carnevalesca.
Cos'è la Sartiglia di Oristano?
La Sartiglia è uno spettacolo del Carnevale oristanese che risale a tempi medievali (1358); rappresentata nei due ultimi giorni che chiudono il Carnevale (domenica e martedì), permettono a Oristano (cittadina centro-occidentale), di diventare la Capitale della Sardegna. Questa manifestazione riporta ad antichi duelli e famose Crociate, tra un miscuglio di colori spagnoleggianti e abiti sgargianti che risaltando nei costumi dei partecipanti, ricordano una nobiltà decaduta e le antiche usanze dei tempi.
Il significato etimologico della Sartiglia, rappresenta un miscuglio della parola castigliana 'Sortijia' (sorte) e della latina 'Sorticola' (anello), che coniugandole significano 'anello della fortuna'.
Lo scopo di questa gara, che riporta ai tempi antichi dello sfarzo oristanese è quello di cimentarsi in una giostra cavalleresca di stampo orientale, assorbita dall'insediamento della Corte Aragonese a metà del XIII° secolo per propiziare il raccolto della terra. Con il tempo è diventata popolare e quest'anno entrerà in scena per la 551esima edizione; vincerà la gara il cavaliere che riuscirà, al galoppo del proprio destriero, a centrare con la spada tesa e poi con 'su stoccu' (lancia di legno), il foro della stella d'acciaio appesa sulla via centrale.
Termina la gara una corsa con in mano un mazzo di mammole, mosso con ampi movimenti a forma di croce per impartire la benedizione a tutti i presenti e partecipanti; il gesto è di auspicio e annuncia l'arrivo della primavera e le spettacolari esibizioni acrobatiche di tutti i cavalieri vestiti nei sontuosi costumi della tradizione sarda che terminerà all'imbrunire della sera.