Un intervento chirurgico "particolare" quello che hanno eseguito, nella mattinata del 12 maggio scorso, i medici dell' Ospedale Tibero Evoli di Melito Porto Salvo, in provincia di Reggio Calabria.
Infatti non è un evento di ordinaria quotidianità, quello di vedere un paziente sottoporsi ad un intervento chirurgico all'età di 106 anni.
L'uomo, Vincenzo Scalì, originario della provincia di Reggio Calabria, precisamente Roccella Jonica, in seguito ad una brusca caduta accidentale nella sua abitazione, è stato trasportato nel complesso ospedaliero di Melito Porto Salvo, con la diagnosi che riportava la rottura del femore.
Qualche giorno dopo, quindi, l'equipe ospedaliera dell'Unità Operativa Complessa del reparto di Ortopedia, coordinata dal dottor Guido Zavatteri e dal dottor Paolo Assuma, ha deciso di eseguire un delicato intervento di endoprotesi.
Il paziente sta bene
Come riporta il portale web d'informazione 'Ntacalabria', nonostante le complessità del caso dovute anche all'età del paziente, il delicato intervento ha avuto un grande successo,notizia che mette in risalto e fornisce le giuste conferme di eccellenza per il reparto di Ortopedia dell'Ospedale di Melito Porto Salvo.
Qualche ora dopo l'intervento, il signor Vincenzo è apparso completamente lucido e vigile ed ha addirittura rassicurato parenti e amici che erano ad augurargli una buona e pronta guarigione.
I medici, rasserenati ed entusiasti dell'ottima riuscita dello straordinario intervento, sono pronti a mandare a casa, dopo il ricovero necessario, il paziente.
Spiragli di luce per la sanità calabrese
Se si pensa alla sanità calabrese,che ha presentato anche casi di mala-sanità, l'operazione eseguita al signor Vincenzo, che proprio il mese scorso ha spento le 106 candeline, fornisce spiragli di luce per il futuro.
Infatti, proprio i medici calabresi, in particolare l'equipe di Ortopedia che ha operato l'uomo, sono molto rinomati in tutta la regione e puntano a diventare, senza ombra di dubbio, un esempio da seguire per tutto il sistema sanitario regionale.