Si abbassano le luci e all'improvviso cala il silenzio per mettere a proprio agio i clienti. Questa è l'operazione del Carrefour presente all'interno del Centro Commerciale Friuli di Tavagnacco, provincia di Udine. L'operazione,condotta dalla nota catena di supermercati, intende dedicare due ore al giorno - una al mattino, l'altra al pomeriggio - per rendere più confortevole lo shopping delle persone affette da autismo e delle loro famigllie.
Un'idea che nasce in Inghilterra
L'obiettivo che si propongono di ottenere i supermercati aderenti all'iniziativa denominata "Quiet Hour", che è partita inizialmente dall'Inghilterra nel mese di febbraio scorso e si sta diffondendo rapidamente in altre parti d'Europa, è quello di concedere un'ora della spesa che sia piacevole e dedicata, esclusivamente, a "persone speciali" e alle loro rispettive famiglie.
Fare la spesa, infatti, per famiglie con persone autistiche a carico è spesso un'esperienza faticosa, dovuta anche al vasto numero di persone che, quotidianamente, a tutte le ore, affollano i centri commerciali. Sono diverse le procedure messe in atto dai negozi al fine di garantire la buon riuscita dell' ora quieta come ad esempio: luci a bassissima intensità, riduzione dei rumori, porte automatiche sempre aperte e l'inserimento di personale preparato per gestire le situazioni.
Creata anche l'app "quiet hour"
il supermercato Carrefour del centro commerciale Friuli di Tavagnacco è il primo supermercato in Italia ad adottare la "Quiet Hour" con una frequenza di due volte a settimana: il lunedì mattina dalle 10 alle 11 e il mercoledì pomeriggio dalle 17 alle 18.
La bella idea messa in campo dalla nota catena commerciale, però, non è finita qua, perché oltre a dare la possibilità di un’ora quieta e confortevole a queste persone speciali, ha ideato, anche, un’app dal nome “Quiet Hour” scaricabile da tutti i dispositivi mobile, che permette di informare in tempo reale di eventuali spostamenti di giornate, in modo tale che le famiglie con persone autistiche riescano ad organizzarsi al meglio.
Si ha la speranza, dopo il successo ottenuto in Inghilterra e il primo esperimento nella nostra penisola, che la "Quiet Hour" si possa diffondere in tante altre città italiane. Con questi piccoli gesti, che sono senza dubbio grandi esempi di civiltà, si potrà regalare un po' di confort a persone speciale e alle rispettive famiglie.