Nella giornata di ieri 23 giugno, in Calabria,si è arrivatiad una svolta nella vicenda di una donna di Bovalino che da anni avrebbe subitoumiliazioni, vessazioni e maltrattamenti da parte del marito. L'uomo di trent'anni è stato arrestato dalla Polizia per il reato di maltrattamenti in famiglia. Vediamo cosa è accaduto in seguito ai dati rilasciati dalle forze dell'ordine.

Maltrattamenti che sono iniziati dal giorno delle nozze

La giovane moglie dell'uomo aveva presentato una denuncia per maltrattamenti. Il gesto ha portato, in seguito alle indagini della Polizia, all'iscrizione del 30enne nel registro degli indagati.

Il colpevole è F.P, un giornalista pubblicista di Bovalino. L'uomo avrebbe maltrattato la donna fin dalla data delle loro nozze e l'avrebbe sottoposta a continue percosse, minacce di morte e diverse umiliazioni. Calci e schiaffi erano ormai all'ordine del giorno. Le violenze sarebbero continuate ed anzi sarebbero peggiorate quando è nato il primogenito della coppia. Anche durante la seconda gravidanza la donna avrebbe subito maltrattamenti dal marito. La donna sarebbe stata colpita da diversi calci alla schiena, ai fianchi e al basso ventre così da restare ferita. L'uomo le avrebbe provocato una grave emorragia nasale. Diverse le sofferenze della donna, non solo fisiche ma anche morali. La vita coniugale era ormai diventata impossibile.

Il trentenne adesso è stato arrestato, in esecuzione dell'ordinanza di custodia cautelare emessa dal A.G. di Locri. Le accuse sono: sequestro di persone, maltrattamenti in famiglia e procurato aborto.

Tragedia sfiorata a Cosenza

Un'altra tragedia è stata sfiorata nella provincia di Cosenza dove un ragazzo, circa ventenne, ha cercato di togliersi la vita lanciandosi da un ponte.

Per fortuna dei passanti hanno visto che si stava sporgendo troppo dalla ringhiera e lo hanno tratto in salvo tirandolo per un braccio. Il ragazzo subito dopo aver tentato il folle gesto si presentava in evidente stato confusionale e così si è dato alla fuga. La madre, non vedendolo tornare a casa, aveva già lanciato l'allarme.