Papa Francesco ha chiesto al mondo intero di non dimenticare le vittime della strage degli armeniavvenuta nel 1915,pregando per le vittime delgenocidio che colpì ilpaese e condannando qualsiasi atto finalizzato ad annientare un intero popolo.Papa Francescosi è fermato, a capo chino, in silenziosa preghiera di fronteal monumento dedicato alle vittime della strage, laFiamma Eterna. Il pontefice, i sacerdoti e tutti i presenti hanno recitato "Il Padre Nostro".
Il portavoce del Vaticano, padre Federico Lombardi, ha detto che la dichiarazione in merito algenocidio rilasciata dal Papa deve far riflettere e servire ariconoscere un orrore passato per far si che la rabbia lasci il posto a sentimenti diamicizia e riconciliazione.
Questa, come tutte le altri stragi della storia, senza alcuna distinzione di razza ed etnia verranno sempre condannate con fermezza dalla Chiesa.
Le parole del Papa
Il Papa,molto commosso, ha effettuato il seguente discorso:"Qui prego con il dolore nel mio cuore in modo che una tragedia come questa si verifica mai più, in modo che l'umanità non potrà mai dimenticare e saprà come sconfiggere il male con il bene". Il pontefice ha inoltrelasciato una scritta sul librodedicatoagliospiti del memoriale: "Possa Dio proteggere la memoria del popolo armeno. La memoria non dovrà mai essere annacquata o dimenticata. La memoria è la fonte della pace e del futuro del mondo."
La popolazione armena
La popolazione dell'Armenia è in gran parte ortodossa ed icattolici rappresentano una minoranza, ma gli armeni hanno partecipato calorosamente alla cerimonia e sono apparsi visibilmente commossi e sinceramente onorati di accogliere il Papa, che ha a lungo sostenuto la causa "armena" fin dal tempo in cui eraarcivescovo in Argentina.
Di sicuro impatto sono le parole del fedele 42enneYerevanresidente Nazik Sargsyan, che venerdì mattina ha avuto modo di stringere la mano al Papa: "Sono sicuro che la benedizione di Dio è disceso su di me con quella stretta di mano."