Ci siamo. Domani 23 giugno scatta il B-day, cioè il "Brexit day", il giorno in cui i cittadini britannici sono chiamati alle urne per decidere se rimanere all'interno dell'Unione Europea o uscirne. Ricordiamo che la Gran Bretagna ha mantenuto la propria moneta, la sterlina. Uscire dall'unione Europea rappresenterebbe il distacco definitivo dal "vecchio continente". La tragica uccisione della deputata Joe Cox, impegnata sul fronte del si, ha certamente scosso l'opinione pubblica ma ha anche senza dubbio sconvolto i pronostici che vedevano, sino a pochi giorni fa, il no in testa.

Il ricordo di Joe Cox sulla stampa inglese

Sul sito dell' "Internazionale" è uscito un bell'articolo che riprende i principali quotidiani inglesi alla notizia dell'omicidio della deputata Cox.Da ogni parte, comprensibilmente e giustamente, arrivano solo attestazioni di stima e ricordi commossi per questa giovane donna uccisa barbaramente. Il "The Daily Telegraph" ne parla come di una persona che credeva in un mondo migliore e che lottava per i suoi principi. Una interessante disamina arriva proprio dall'editoralista Michael Deacon, il quale afferma che i deputati sono persone coraggiose. Deacon dice che i politici saranno sempre odiati. Lancia l'allarme sulla troppa disponibilità dei politici stessi nei confronti degli elettori.

I politici, dice, usano i social media, diffondono i propri dati personali e si espongono di fatto ai gesti di minaccia. Il riferimento alla disponibilità dei politici e all'uso massiccio dei social non può non far pensare al neo sindaco romano Virginia Raggi, facente parte di un Movimento cha ha sempre fatto della rete la via regia del rapporto politici-elettori.

La Raggi però non ha mai ricevuto minacce ma solo attestati di supporto. Recentemente è stata pubblicata su Internet la lettera che le ha scritto il marito Andrea Severino. Tornando alla Cox, "The Independent" la definisce una donna che viveva per aiutare,

L'accusa di Bartolomeo Pepe: colpirne uno per educarne cento

Sui quotidiani inglesi però non sono mancati i riferimenti alle tante, troppe minacce che la Cox sembra ricevesse oramai da mesi.

Il "Daily Mail" parla di una valanga di mail minacciose che la Cox avrebbe sottovalutato sino a che non è stato troppo tardi. E' il "Financial Times" ad esprimere nero su bianco quello che tutti hanno pensato: l'assassinio di Joe Cox potrebbe cambiare le sorti del referendum che fino qualche giorno fa vedeva vincente il no, cioè il desdiderio di uscire dall'Unione Europea. Sarà per questo che ildeputato GAL Bartolomeo Pepe, ha pubblicato un tweet subito dopo l'omicidio scrivendo "#JoeCox colpire uno per educarne cento"? E' lo stesso Pepe, sommerso da valanghe di critiche, a spiegare la motivazione del suo tweet. Una motivazione oscura, inquietante, che tutti si sono posti: c'è qualcuno dietro l'omicidio che si oppone all'uscita della Gran Bretagna dall'UE?

Davvero si può arrivare a spezzare una giovane vita per interessi economici e politici? Sembra rispondere "Il Messaggero" con un articolo che mostra come, dopo l'omicidio, i sondaggi siano cambiati. Il si sembrerebbe tornato in testa. Una spinta emotiva? Paura? Il gioco terribile e spietato di burattinai che non si fermano nemmeno davanti alla vita altrui? Nulla è certo, ma quando ci sono in gioco interessi tanto grandi, il sospetto è lecito. Tant'è che l'ago della bilancia si è davvero spostato a poche ore dal voto.

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