Questa volta è saltata fuori una pistola. C’è poco da fare, nel bene o nel male, don Massimiliano Pusceddu, 40 anni, parroco di Vallermosa, fa sempre parlare di sé. L’uomo, infatti, è stato rinviato a giudizio con l’accusa di lesioni personali, minacce e porto di pistola. Dopo le polemiche nate (e non ancora placate) per la sua predica anti-gaydi qualche giorno fa, ora salta fuori un’altra grana per il giovane prete “con i guantoni”. Don Massimiliano è infatti noto per avere la passione per la box. Il giudice per le udienze preliminari di Cagliari, Giuseppe Pintori, ha comunque deciso che il sacerdote dovrà essere giudicato da un tribunale, accogliendo le richieste del pubblico ministero Emanuele Secci.

Ed è proprio per questo motivo che don Pusceddu, esattamente il 4 novembre 2016, dovrà comparire di fronte alla seconda sezione della corte del Tribunale di Cagliari per essere processato. Insieme al parroco sarà anche giudicato Efisio Giuseppe Spano, 40 anni anche lui di Vallermosa, accusato di concorso in lesione e anche la presunta vittima, Valentino Stetti, accusato di violenza privata.

Una vicenda in parte oscura

Le accuse mosse dalla pubblica accusa nei confronti del sacerdote di Vallermosa sono abbastanza pesanti. L’uomo infatti – come riporta l’agenzia Ansa “è accusato di aver colpito, il 15 novembre del 2014, con dei fortissimi schiaffoni Valentino Setti, un quarantacinquenne di Elmas titolare della “Top Carni Sardegna”, che è dovuto ricorrere alle cure dei medici del pronto soccorso per una cervicalgia post traumatica”.

Durante la discussione – riporta sempre l’agenzia – molto probabilmente per intimorire il suo interlocutore, il prete avrebbe tirato fuori da sotto l’abito talare una Smith & Wesson calibro 38, pistola perfettamente funzionante”. Nelle carte del Tribunale si legge anche che la presunta vittima, Valentino Setti, avrebbe però impedito ai suoi due interlocutori di entrare nella sua azienda, bloccando il cancello elettrico, dopo aver impugnato un coltello e averli minacciati.

Per questo anche lui è finitio a giudizio.

La predica anti-gay

Don Massimiliano Pusceddu spesso è finito nelle cronache dei giornali per le sue particolari prese di posizione. Ultima quella fatta durante un’omelia, pochi giorni fa, dove appunto avrebbe detto che “gli omosessuali vanno contro natura– riporta l’Ansa – e sono dei peccatori quelli che praticano la sodomia. I gay meritano la morte – avrebbe detto il sacerdote – quella spirituale come appunto dice il Vangelo. Gli omosessuali sono nemici di Dio”.