Un banalissimo litigio per un parcheggio si è concluso in tragedia a Foggia. E' accaduto nella tarda serata di ieri quando due persone - tra cui la vittima, Domenico Piserchia, di 34 anni, con precedenti penali - hanno litigato, proprio per un parcheggio. Dalle parole si è passati ai fatti e uno dei due, dopo aver tirato fuori un coltello, ha inferto due fendenti che hanno raggiunto la vittima al petto e all'addome.
L'omicidio è avvenuto in via San Giovanni Bosco, zona Candelaro, periferia della città, alla presenza di diverse persone.
Appena un mese fa a Lido di Camaiore un uomo è morto a causa di un pugno in faccia. A scatenare la lite anche in quel caso sarebbe stato il posto scelto dall'aggressore per parcheggiare. L'uomo arrestato nel corso del diverbio "avrebbe colpito con un pugno al volto il rivale provocandone la rovinosa caduta a terra a cui sarebbe seguito il decesso sul colpo", scrivono nel verbale le forze dell'ordine..
Più indietro nel tempo, nel 2012, altro episodio a Tivoli, dove un uomo di 52 anni morì per una lite per un parcheggio con un altro automobilista 43enne.
Dopo la lite - nella quale era stata tirata fuori anche una spranga di ferro - era entrato in un bar poco lontano e appena uscito dal locale si è accasciato al suolo. E' stato lo stesso 43enne a chiamare i soccorsi, ma quando il 118 è arrivato sul posto l'uomo era già morto.
Episodi che fanno riflettere su come ormai la vita delle persone sia diventata "poca cosa", tanto da immolarla per un motivo così futile. Se è vero che certe cose sono sempre accadute, è altrettanto vero però che oggi la frequenza con la quale viene messa in discussione la vita altrui è enormemente aumentata: dalle storie di aggressioni con l'acido, alle violenze su anziani e disabili in istituti di cura, al femminicidio, sono tantissimi i fatti che la cronaca propone.
Nel caso di Foggia, oltre all'episodio, c'è anche un altro aspetto che fa riflettere. Sembra che le persone presenti non abbiano fornito alcun aiuto alla polizia che sta indagando sull'episodio. Come se "farsi i fatti propri" sia tornata ad essere una condizione necessaria per vivere. Piserchia, è stato trasportato presso gli Ospedali Riuniti di Foggia, dove è morto poco dopo. L'aggressore è stato già fermato e portato in questura.