E’ rimasta assediata per 4 lunghi anni la città ribelle di Daraya, ma alla fine ha ceduto alla forza distruttiva delle truppe di Assad. Siamo alle porte di Damasco, si è arresa, e secondo fonti locali citate da vari media internazionali, gli insorti anti-regime, che hanno raggiunto un accordo con la controparte, consegneranno le armi e lasceranno Daraya in varie fasi. La forza distruttiva dicevamo: non a caso le forze lealiste sono state accusate di bombardamenti indiscriminati su Daraya, con l'uso presunto anche di napalm.

Metodi “spiccioli”, come quelli usati oggi ad Aleppo, dove gli attivisti denunciano l'ennesima strage di civili e bambini per un bombardamento con barili-bomba effettuato da elicotteri governativi siriani su un quartiere della città 'martire' in mano agli insorti.

L'Aleppo Media Center fornisce un bilancio di 13 uccisi. L'Osservatorio nazionale per i diritti umani (Ondus) parla di 15 morti, dei quali 11 minorenni. Osama Abo Elezz, un medico citato dall'Ap, afferma che i bambini uccisi sono 10, compreso uno di 2mesi e una bambina di 3 anni.

Sempre in Siria, la città di Jarablus, al confine turco, sarebbe stata strappata all'Isis; Le forze curdehanno accettato di ritirarsi ad est dell'Eufrate, abbandonando ad un consiglio militare la città di Manbij da cui due settimane fa avevano cacciato i jihadisti dello Stato islamico con l'aiuto degli Usa. La Turchia sembra quindiaver raggiunto gli obiettivi dell'operazione 'Scudo dell'Eufrate', lanciata quando le sue forze speciali avevano varcato il confine con la Siria.

Ma Ankara avverte che per ora i suoi militari rimarranno a Jarablus.

Nel frattempo Stati Uniti e Russiadiscutono di una possibile azione congiunta che, nelle intenzioni di Washington, dovrebbe portarli a concentrarsi sulla lotta all'Isis con bombardamenti congiunti in Siria. Il segretario di Stato John Kerry e il ministro della Difesa Serghei Lavrov si incontreranno a Ginevra, da dove l'inviato speciale dell'Onu, Staffan De Mistura, è tornato a chiedere una tregua di almeno 48 ore per portare aiuti umanitari alla popolazione di Aleppo, sia nella parte orientale in mano agli insorti, sia in quella occidentale controllata dal governo.

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La strategia turca sembra quella dirimanere in stretto contatto sia con gli americani sia con i russi; per questo la situazione sarà esaminata ad Ankara in un incontro tra i capi di Stato maggiore delle forze armate russe e turche, Valeri Gherasimov e Hulusi Akar.