La situazione in Siria è sempre più grave e caotica e a farne le spese sono ovviamente sempre più incessamente i civili, specialmente i bambini indifesi. Da un punto di vista strettamente militare e geopolitico, la Siria sta diventando sempre di più una "pedina" di una "grande scacchiera" che vede contrapposti geopoliticamente da una parte gli interessi degli Stati Uniti e della NATO e dall'altra quelli della Russia, dell'Iran e il governo di Bashar Al-Assad.

L'accusa di USA e Gran Bretagna: 'Russia responsabile di crimini di guerra'

La tensione geopolitica tra questi due schieramenti si sta facendo sempre meno latente e sempre più pronta ad esplodere e le recenti accuse di "crimini di guerra" da parte di Gran Bretagna e USA alla Russia ne sono una lampante dimostrazione.

Tale accusa è stata lanciata da parte degli ambasciatori angloamericani, Matthew Rycroft e Samantha Power, alle Nazioni Unite durante una riunione di emergenza del Consiglio di sicurezza dell'ONU, riunione incentrata sulla delicata tematica della guerra civile siriana.

La risposta della Russia: 'Stiamo combattendo il terrorismo'

La riposta dei russi alle accuse di "crimini di guerra" non si è fatta attendere ed è arrivata per bocca dell'ambasciatore all'ONU del paese slavo Vitaly Churkin.

L'ambasciatore ha respinto fortemente l'accusa e ha sostenuto che la Russia non si starebbe macchiando di "crimini di guerra" ma starebbe combattendo l'avanzata del terrorismo di matrice islamista radicale ad Aleppo così come nel resto della Siria.

Chukin ha anche fortemente elogiato il governo di Bashar Al-Assad e ha sostenuto che esso si sta comportando anche in modo ammirevolmente "moderato".

Inoltre, l'ambasciatore russo alle Nazioni Unite ha sostenuto che l'opposizione armata anti-Assad si è resa responsabile della rottura della tregua recentemente imposta nel paese e ha dichiarato che la città di Aleppo si ritrova sotto assedio da parte di diversi gruppi di miliziani estremisti che ne opprimono la popolazione residente.