Da diversi giorni si parla, ormai, delle terribili situazioni che si verificano, sempre più spesso, negli asili e nelle case di riposo. Barbara d’Urso ha iniziato a trattare l’argomento a Pomeriggio 5, dapprima ,con un collegamento presso l’abitazione di una delle signore anziane vittima dello scempio verificatosi all'internodi una delle case di riposo lager. L’inviata sul posto ha intervistato la famiglia della vittima che ha raccontato nei dettagli i maltrattamenti che la povera donna di 90 anni, ha dovuto subire.
La D’Urso sbotta in diretta
Terminato il collegamento, la D’Urso ha spostato l’attenzione su uno degli asili in cui si sono verificati maltrattamenti assurdi su bambini.
L’asilo in questione ha sede a Milano. Sono stati trasmessi filmati in cui era visibile la violenza psicologica e verbale che la maestra riversava sui poveri bambini, violenza reputata così grave da far sì che la donna fosse sospesa per 12 mesi dall'incaricoper maltrattamento su minori. All’esterno della scuola si trovava l’inviata, pronta ad intervistare uno dei genitori, Francesco, il quale ha esordito affermando di non rientrare in quella cerchia di persone in lotta contro i drammi verificatisi all’interno dell’edificio dal momento che la figlia, a detta sua, sembrava felice. Il genitore ha proseguito dicendo di voler, addirittura, “sdrammatizzare” la situazione, asserendo che non fosse davvero quello il clima che si respirava in quella classe.
Ha poi dichiarato che i bambini, almeno la maggior parte di loro, fossero felici. La D’Urso ha risposto leggendo una dichiarazione fornita dai giudici in cui è stato affermato che in quella scuola i bambini più deboli o più vivaci venissero maltrattati e soggetti ad “atti lesivi della loro dignità”. Il genitore ha preso la parola ed ha risposto che il processo non è ancora avvenuto, di conseguenza, le dichiarazioni dei giudici, potrebbero anche non essere veritiere.
Il confronto procedeva fino a che l’uomo ha affermato che la situazione non sarebbe da etichettare come “caso di violenza” bensì come “maestra di stampo antico, solo un po’ severa”. A queste parole la D’Urso non ci ha più visto ed ha affermato che anche quella verbale fosse violenza . Ha fatto così, nervosamente, partire un altro video in cui, protagonista, era sempre la violenza della maestra di “stampo antico”, al termine del quale, ha palesato la fretta che aveva di chiudere il collegamento ma, l’uomo, ha continuato a ribadire la sua posizione fino a che non ha tirato in ballo la violenza sulle donnee ha affermato che, forse, sarebbe il caso di mettere telecamere anche nelle camere da letto per controllare che non si verifichino atti violenti verso le donne.
Barbara, ferma sostenitrice dell’argomento, non ci ha visto più e, dinanzi questa espressione si è infervorata ed è uscita fuori dalle righe affermando: “non diciamo cazzate non è così che si risolve il problema della violenza sulle donne” in fretta e furia ha chiuso il collegamento ed è andata oltre. L’applauso del pubblico è stato fragoroso.
La camera approva la legge a favore dell’installazione di telecamere di sorveglianza
La Camera ha, finalmente approvato la leggeche prevede l’installazione di telecamere di sorveglianza negli asili e nelle case di riposo per anziani e disabili, al fine di evitare che soprusi e maltrattamenti possano verificarsi nuovamente. La legge ha però delle limitazioni; i filmati che saranno ripresi dalle telecamere potranno essere visionali ed esaminati solo ed esclusivamente dal Pubblico Ministero o dalla Polizia, su disposizione di quest’ultimo in seguito ad una denuncia o una segnalazione.
Vietato è, invece, l’utilizzo di webcam. Inoltre, l’installazione di tali telecamere a circuito chiuso, deve essere, precedentemente, controfirmata all’interno di un accordo collettivo con i lavoratori.