Abbiamo parlato, nelle scorse settimane, dei cosiddetti 'furbetti della 104' e di come molti insegnanti abbiano fatto ricorso a questo 'salvagente' per ottenere (in molti casi senza averne alcun diritto) un trasferimento vicino a casa. In particolar modo, destò parecchio scalpore la notizia riguardante l'altissima percentuale riscontrata nella provincia di Agrigento, dove addirittura 53 docenti della scuola primaria (su 53, ovvero il cento per cento), hanno fatto ricorso alla legge 104 in occasione della domanda per il piano di mobilità straordinaria.
Lo stesso sottosegretario al Miur, Davide Faraone, aveva promesso un intervento mirato, opportuno e severo al fine di evitare gli abusi in merito ai privilegi spettanti ai beneficiari della legge 104.
Ultime news scuola, 22 ottobre: blitz Digos all'Ufficio Scolastico di Agrigento contro furbetti della 104
A tal proposito, c'è da segnalare il blitz operato nella giornata di ieri, venerdì 21 ottobre, da parte dei poliziotti della Digos negli uffici dell'ex Provveditorato agli studi di Agrigento, oggi sede dell'Ufficio Scolastico Provinciale. Il blitz riguarda proprio le anomalie riguardanti i troppi beneficiari della legge 104: la Procura della Repubblica ha ordinato a tal proposito un'indagine al fine di acquisire la documentazione e i fascicoli personali relativi a centocinquanta insegnanti che hanno presentato domanda per usufruire di trasferimenti e permessi, necessari per l'assistenza a parenti disabili.
Furbetti della legge 104: l'inchiesta non riguarderebbe solamente 150 docenti ma si starebbe allargando
Come riportato dal quotidiano 'Repubblica', l'inchiesta diretta dal nuovo procuratore di Agrigento, Luigi Patronaggio, non riguarderebbe solamente i docenti ma si sarebbe allargata, più in generale, a dipendenti e funzionari di altre amministrazioni pubbliche: tra le carte sequestrate dai poliziotti della Digos, infatti, risulterebbero anche quelle di dipendenti Inps e Asp, ovvero gli enti interessati dalle certificazioni necessarie per usufruire della legge 104.