Siracusa è sconvolta. Sulla città di Archimede aleggia lo spettro della paura per un bullismo cinico e spietato. Sono ancora gravi, infatti, le condizioni di salute di Giuseppe Scarso, l'anziano aggredito nel quartiere Grottasanta di Siracusa da parte di alcuni bulli, probabilmente minorenni, ricercati dalle forze dell'ordine. La Procura ha aperto un fascicolo di inchiesta per tentato omicidio. L'ottantenne siracusano è attualmente ricoverato all'ospedale Cannizzaro della vicina Catania mentre sui social network la città si stringe attorno alle sue condizioni e inveisce a chiare lettere contro il branco, sollecitando ogni iniziativa possibile volta a denunciarne l'identità, ancora ignota.

La notizia ha avuto ampia ribalta sugli organi di informazione nazionale.

I commenti sui social

"Cosa è potuto scattare nella mente di questi tre ragazzi? - si chiede Simona Princiotta, consigliere comunale, sul suo profilo facebook - Non di uno solo ma di tre. Può essere che nessuno dei tre abbia cercato di fermare l'altro? Può essere che tutti e tre hanno massacrato di comune accordo quel povero vecchietto?". Padre Felice, parroco della Chiesa di Grottasanta ha sottolineato come non sia possibile trasferire ai giovani solo desiderio per le cose senza alcuna attenzione per i valori. Lo psicoterapeuta Roberto Cafiso guarda alla mancanza di rispetto verso i più deboli che paradossalmente è presente negli animali e non in alcuni giovani di oggi, come quelli in questione, i quali si accaniscono contro chi non può difendersi.

Ezechia Paolo Reale, leader di Progetto Siracusa, afferma in maniera critica verso l'Amministrazione comunale: "E' in momenti come questi che le istituzioni dovrebbero essere presenti".

Gli ultimi sviluppi

La notizia ha avuto ampia ribalta sugli organi di informazione nazionale. Secondo quanto riportato nelle ultimissime ore dal Giornale di Sicilia, l'attività degli investigatori si starebbe adesso incentrando nella zona di Mazzarrona, poco distante dall'abitazione di Giuseppe Scarso, sita in ronco II a via Servi di Maria.