La sfida lanciata al mondo della Pubblica Amministrazione dai Social network in generale, e da Facebook in particolare, è quella dell’ambiziosa transizione dall’e-gov, ovvero la capacità della classe dirigente di condividere in maniera semplice e veloce i propri atti amministrativi, al we-gov, ovvero la partecipazione dei cittadini al processo decisionale tramite la propria presenza in rete, il dialogo diretto con la rappresentanza politica e la costruzione delle iniziative pubbliche. Da questo punto di vista, non tutti i politici si mettono facilmente in discussione.
Molti si limitano ad utilizzare lo strumento per comunicazioni unidirezionali. La consigliere comunale di Siracusa Simona Princiotta, a dispetto del suo dichiarato analfabetismo in fatto di nuove tecnologie, ne fa in realtà l’uso che proprio le stesse nuove tecnologie pretendono nel rapporto tra cittadinanza e rappresentanza, postando quotidianamente il frutto dell’attività ispettiva che l’ha resa nota in città e partecipando al dibattito stesso che ne viene fuori, affrontando il confronto anche quando ne è il bersaglio.
La 'grillina mancata'
Questa attitudine naturale ha spinto alcuni attivisti del Movimento 5 Stelle, che per loro abitudine vedono nei social network degli strumenti che favoriscono il processo democratico, a riconoscere in Simona Princiotta una “grillina mancata”.
“Per me ha tutte le qualità – scrive Alfredo Cavarra, esponente del M5S a Solarino – per stare nel movimento, soprattutto la coerenza. Mi piace pensare ad una Princiotta grillina. Sta facendo un lavoro straordinario. Ritengo che sia un limite del Movimento il fatto che chi abbia avuto esperienza in altri partiti non possa entrarvi”.
'Comune gestito con superficialità dilettantesca'
L’occasione del dibattito è nata dall’ennesima pubblicazione on line da parte della consigliere comunale di un documento a firma dell’attuale assessore alla legalità del Comune di Siracusa nella qualità di avvocato difensore di una delle parti coinvolte nel caso Stes. “Siamo davanti all’ennesima prova della superficialità dilettantesca con cui si gestiscono le cose al Comune di Siracusa”, ha commentato Toi Bianca.