L'Uragano Matthew continua la sua furia distruttrice, devastando ogni metro quadro che incontra e ha già arrecato danni da milioni di dollari di danni ovunque sia passato. Le vittime di questo impressionante fenomeno naturale sono già molte, solo ad Haiti si sono registrati fino ad ora 108 morti. Purtroppo siamo di fronte ad un bilancio ancora provvisorio, e l'attenzione adesso è puntata sulle zone in cui sta passando la tempesta, dove è stato già dichiarato lo stato di emergenza.

Parliamo delle Bahamas e gli stati degli Usa che sono sul percorso dell'Uragano: Florida, North Carolina, South Carolina e la Georgia. Ci sono ben 8 milioni di persone che saranno coinvolte dall'arrivo dell'uragano Matthew, e vista la furia della tempesta c'è molta preoccupazione.

Uragano Matthew, il più potente dal 1898

Se l'uragano colpirà la Florida, la Georgia, e anche il North e il South Carolina come hanno previsto gli esperti del centro nazionale di ricerca sugli uragani, il risultato potrebbe essere devastante. Stando alle notizie riportate da un esperto di Weather Channel, l'uragano Matthew è arrivato ad una potenza tale che mai nessuna tempesta del genere si è mai abbattuta sulla costa americana fin dal 1898.

Per questo il presidente Barack Obama ha deciso di intervenire in maniera sostanziale per affrontare l'emergenza.

Obama fa un altro appello per invitare la popolazione ad evacuare

Mentre per Haiti siamo di fronte ad una vera emergenza umanitaria, negli Usa il presidente Barack Obama fa un nuovo appello alle popolazioni degli stati che saranno investiti dall'uragano Matthew, dicendo che la situazione è davvero molto grave e di mettersi al sicuro. Craig Fugate capo della protezione civile ha riportato le parole del presidente durante una conferenza stampa sull'uragano Matthew, Obama avrebbe detto: "Prendete la situazione seriamente ed evacuate senza esitare". In Florida le persone che sono al momento interessate dall'ordine di evacuazione sono 1,5 milioni, 1 milione invece nel South Carolina.

Le ultime notizie parlano anche di oltre centomila persone in fuga dalla Georgia. Questa è la più vasta operazione di emergenza che ci sia stata dopo l'uragano Sandy, che provocò 200 morti nella costa orientale degli Stati Uniti.