Milano, 2016. Umberto Veronesi, oncologo e politico italiano, ma soprattutto fondatore e Presidente della Fondazione Umberto Veronesi, si è spento la sera dell'8 novembre all'età di 90 anni nella sua casa milanese circondato dall'affetto dei famigliari. Da qualche settimana le sue condizione di salute si erano progressivamente aggravate ma - in accordo con la sua etica professionale a favore dell'eutanasia - ha rifiutato le ultime cure. Così suo figlio Alberto Veronesi ha parlato alla stampa: "Non ha voluto essere ricoverato, non ha voluto nessun prolungamento, ha voluto andarsene e questo è stato inevitabile.

Se n'è andato in maniera naturale. Nessuno pensava che ci sarebbe stato un decorso così rapido, pensavamo addirittura di festeggiare i suoi 91 anni il 28 novembre".

L'eredità di Veronesi

Anche il ministro della Salute Beatrice Lorenzin ha fatto visita per l'ultimo saluto a Umberto Veronesi, presso la camera ardente pubblica allestita a Palazzo Marino e così ha ricordato l'oncologo ed ex ministro:

"È stato tante cose: un grande uomo, innanzitutto, uno scienziato straordinario e uno straordinario ministro della Salute. Io l'ho conosciuto, è una persona con cui mi sono molto confrontata, [...] di una grandissima umanità e venire qui per me era naturale. Per questo e per tanti altri motivi, anche per dare un abbraccio a una straordinaria famiglia, sono venuta qui."

La Lorenzin ha inoltre ribadito quali grandi eredità Veronesi ha lasciato all'Italia e alla storia della medicina.

La prima in assoluto è la ricerca, la quale ha consentito l'utilizzo di nuove terapie con cui è stato possibile sconfiggere il tumore. In particolar modo le ricerche di Veronesi si sono concentrate sulla cura del tumore alla mammella ed è proprio grazie a lui che ad oggi una donna può combattere e vincere questo orribile male.

La seconda grande eredità invece è la prevenzione, che punta a campagne e progetti finanziati dal Governo, sulla lotta al fumo e sul regolamento degli stili di vita, da insegnare fin dalla più tenera età. Il ministro della Salute si fa quindi carico di tutto ciò e aggiunge: "Ora che Umberto non c'è più, bisogna continuare questo lavoro iniziato e portarlo avanti con vigore e con rigore".

La camera ardente pubblica e gli ultimi saluti

Oggi 10 Novembre 2016, è stata aperta la camera ardente pubblica di Umberto Veronesi nella Sala Alessi di Palazzo Marino, in Piazza Scala a Milano. Molti sono i volti conosciuti che hanno voluto salutare per l'ultima volta il grande oncologo Umberto Veronesi, tra questi: il presidente della regione Lombardia Roberto Maroni, il quale non ha rilasciato dichiarazioni; il sindaco di Milano Giuseppe Sala, che ha invece ricordato quando, anche lui malato di cancro, ha trovato in Veronesi un supporto oltre che un medico - "Chiama quando vuoi" gli era stato detto. Ma alla camera ardente erano presenti anche personaggi del mondo dello spettacolo, tra cui Stefania Sandrelli, Rita Pavone e Carla Fracci.