La Polizia, che lavora per le strade cittadine e non solo, per cercare di garantire la sicurezza di tutti, talvolta subisce delle aggressioni, da parte di chi non vuole osservare le regole.
E' successo anche a Cagliari, presso la stazione dei treni
Due agenti, durante un normale controllo diocumentale, hanno chiesto le generalità ad un cittadino extracomunitario. Non avendo nessun documento, gli agenti lo hanno invitato a seguirlo in ufficio, per redare e compiere le operazioni di rito. A questo punto il marocchino, tale Rashid Brasmin di 36 anni, si è scagliato contro i due agenti sferrando loro diversi calci e pugni.
A quel punto il marocchino ha tentato la fuga, ma dopo un breve inseguimento, all'interno dell'area della stazione, i due agenti lo hanno preso ed arrestato. L'accusa è quella di violenza e resistenza perpetrata ai danni di Pubblico Ufficiale.
In attesa di regolare processo, Rashid Brasmin è stato rinchiuso presso il carcere di Uta, vicino al capoluogo sardo.
A Cagliari, sempre più spesso per le strade cittadine, si vedono camminare non solo persone indigene, ma anche tanti extracomunitari, in prevalenza in arrivo dal continente africano. Questo fa si che i cittadini possano integrarsi con popolazioni aventi culture, lingue, tradizioni religioni differenti. Anche se non sempre questo è possibile, a causa di una certa riluttanza all'integrazione da parte di chi arriva in nuovi luoghi.
Questo è uno di questi episodi, nei quali queste persone non accettano di osservare le regole vigenti, nei luoghi dove si ritrovano a vivere.
A Cagliari i fatti criminosi tentati o commessi, sono in aumento, tanto che nel centro cittadino, luogo nel quale si registra la maggior concentrazione di cittadini, la Polizia ha intensificato i controlli.
Per ottenere questi risultati, il Questore ha garantito una maggiore presenza di poliziotti in borghese, frequentate dello shopping più frequentate.
Nonostante questo deterrente, accadono alcuni episodi spiacevoli come quello occorso, presso la stazione ferroviaria di Cagliari.
