Durante i rilievi fatti dalla polizia scientifica a Colognola (Bg) in via Keplero 11, il giorno della morte di Daniela Roveri è stato trovato un capello in mano alla vittima probabilmente strappato nel tentativo di difendersi. Questo capello sembrerebbe in base alla lunghezza di un uomo. La polizia scientifica di Milano analizzerà questo reperto biologico con il bulbo per arrivare al dna dell'assassino.

Se gli esiti saranno positivi, si potrà compare il dna con la cerchia delle conoscenze di Daniela, per individuare un colpevole, procedendo ai prelievi di saliva, come avvenuto nel caso di Gianna del Gaudio e Yara.

L'analisi del capello è molto importante per dare un svolta a questo caso.

Le indagini continuano anche su altri fronti cercando, di capire il movente del delitto e se l'assassino conoscesse la zona. Le diverse telecamere del quartiere non hanno ripreso nessun sospetto. La polizia ha analizzato tutte le immagini dei negozi in via Fermi, ma tracce dell'assassino non ci sono. S'ipotizza che sia scappato in direzione del parchetto. Si cerca la borsa con dentro il cellulare che ha attaccato la cella di un ripetitore nella zona di via Keplero 11 per un giorno e mezzo. Gli uomini della mobile hanno cercato iphone 6 nei prati di via Azzanella confinante con l'autostrada e le vie limitrofe, nei due giorni successivi al decesso, ma con esito negativo.

L'assassino conosceva la zona?

L'assassino molto probabilmente conosceva la zona perché ha agito molto velocemente, il tempo che la madre salisse in casa e Daniela Roveri parcheggiasse l'auto, dopo che era stata in palestra. Bisogna dire che l'assassino ha agito da vero professionista colpendo al collo la vittima senza farla a sanguinare e dileguandosi senza lasciare tracce.

La questura di Bergamo sta vagliando tutte le ipotesi, anche quella del serial killer, poiché il 27 agosto 2016 c'è stato un omicidio a Seriate in provincia di Bergamo, a soli 8 chilometri di distanza con circa le stesse modalità, il cui unico indagato Antonio Tizzani dice al giornalista della Vita in Diretta Max Franceschelli di fare in fretta perché "ci può scappare il terzo" morto. Per il momento gli inquirenti non trascurano nessuna pista.