Cosa dice la legge in merito all'apertura di un negozio Online? Per l'apertura di un e-commerce sono necessarie: la Partita Iva, l'iscrizione alla Camera di Commercio, all'Inail, all'Inps e dare la comunicazione di inizio attività al proprio Comune.
Come aprire un e-commerce
La prima regola da ricordare è che l'apertura di un negozio online comporta esattamente lo stesso iter burocratico di un negozio vero e proprio. Non è quindi importante, secondo la legge, che il negozio sia aperto fisicamente al pubblico motivo per cui vanno adempiute le stesse pratiche burocratiche come l'iscrizione all'Inail, all'Inps, al registro delle imprese, aprire la partiva iva e dare la comunicazione al Comune attraverso il documento Scia.
Nel caso in cui la Scia non sia operativa in alcuni comuni, è possibile contattare il Suap e richiedere tutta la modulistica necessaria per l'avvio dell'attività di commercio.
La comunicazione all'Inail è allo stesso modo necessaria nel caso in cui si vogliano assumere dei collaboratori o degli effettivi dipendenti.
L'e-commerce è considerata quindi una vera e propria attività in proprio e un business plan prima di iniziare potrebbe far comodo.
I costi di un negozio online
L'apertura di un negozio online comporta delle spese che ora vedremo nel dettaglio qui elencate:
1) Diritti di bollo e segreteria, per l'iscrizione al registro delle imprese (entro i 60 euro circa)
2) Diritto annuale, in base al fatturato (si parte da una cifra di 200 euro a salire)
3) Istruttoria della SciaDuapp (entro i 200 euro)
4) Contributi Inps (costo annuale di circa 3600 euro)
5) Contributi Inail (vanno calcolati in base al tipo di azienda)
6) Commercialista
Se si aderisce poi al nuovo tipo di regime "forfettario semplificato" si riesce a risparmiare qualcosa e ci si semplifica con gli adempimenti ad esempio, non vi è l'obbligo della tenuta dei libri contabili, si è esonerati dagli studi di settore e dall'Irap. L'unico adempimento obbligatorio è quello della dichiarazione dei redditi annuale, il modello unico.