Incredibile Trump, uomo nuovo per un'America nuova che, con i suoi comizi, più adeguati al clima effervescente di una campagna elettorale, sa infiammare folle plaudenti con le sue parole.

Parole che coinvolgono, che sanno far leva sui problemi di una grande Nazione, divisa e forse confusa. Parole dettate dall'impeto del focoso tycoon, talvolta però non rispondenti al vero.

Il comizio in Florida

Ancora una volta il Donald nazionale, nel corso di un comizio da lui tenuto sabato scorso a Melbourne, in Florida, ha commesso una imperdonabile gaffe.

Parlando del problema dei 'rifugiati', a supporto della sua politica anti-immigrazione, ha biasimato l'Europa, deprecandone la linea di eccessiva disponibilità all'accoglienza.

E ha invitato i presenti a considerare i tragici avvenimenti che hanno insanguinato negli ultimi mesi la Germania, la Francia e, cosa incredibile, nella notte precedente, la Svezia.

A tal proposito ha parlato di un attacco terroristico, verificatosi appunto nella Nazione nordeuropea la notte del venerdì precedente il suo comizio.

Dopo essersi dichiarato stupito per quanto accaduto in Svezia, ha invitato tutti ad appoggiare la sua linea: rigore e intransigenza nell'immigrazione per un'America più sicura.

La reazione di Stoccolma

Incredulità e sdegno hanno fatto eco a Stoccolma alle dichiarazioni di Trump e l'ambasciata svedese a Washington ha chiesto spiegazioni immediate al Dipartimento di Stato americano sulle affermazioni del presidente.

"Si cerca di avere chiarezza", queste le parole di Catarina Axelsson, portavoce del ministero degli Esteri svedese che, interrogata sull'accaduto, non ha rilasciato ulteriori dichiarazioni a riguardo.

Intanto a Stoccolma sono molti gli interrogativi che sorgono sul perchè delle affermazioni di Trump, non rispondenti affatto alla verità.

La bufera è esplosa sui media e sulla stampa locale e, con crescente ansia, gli svedesi si chiedono in questi giorni se abbiano dimenticato qualche attacco terroristico, verificatosi nel loro paese nella notte di venerdì scorso.