Continua a scricchiolare la nostra penisola, da nord a sud, ma è giusto fare le dovute premesse.

Ogni giorno in Italia si verificano decine e decine di eventi sismici, la maggior parte dei quali passano inosservati dalla popolazione, poiché impercettibili alla sensibilità umana, ma captabili, tuttavia, dai nostri sismografi.

Detto questo, nelle ultime settimane vi sono state delle regioni in cui la terra ha tremato con frequenza maggiore, con scosse superiori a magnitudo 2.0-3.0 avvertite distintamente dagli abitanti delle zone più vicine agli epicentri, situati soprattutto fra Sicilia, Molise, Puglia, Calabria e Campania.

Senza dimenticare l'infinito sciame sismico del Centro Italia, che prosegue ininterrottamente dal 24 Agosto 2016.

Nelle ultime 24 ore si sono verificate almeno 3 scosse

A parte le piccole scosse con magnitudo 2.3 alle 19,20 sulla costa veneta al largo della foce del Po e 2.1 nel cuore della Toscana, nei pressi di Gambassi Terme, alle 21,09, gli sciami sismici più intensi questa volta hanno interessato il nostro Meridione, in particolare le regioni del Molise e della Sicilia.

La prima sequenza si è attivata alle 22,49 proprio fra Molise, Puglia e Campania, in provincia di Campobasso. L'evento principale è stato di magnitudo 2.8 a 19 chilometri di profondità, seguito alle 22,57 da un Terremoto più forte, di magnitudo 3.4, con ipocentro a 29 chilometri sotto la superficie, avvertito dalla popolazione.

"E' durato dieci secondi, hanno vibrato i vetri." Così riporta una testimonianza scritta sul sito del centro di calcolo EMSC.

Lo sciame sismico

Invece è di questa mattina lo sciame registrato al largo della costa settentrionale della Sicilia, nei pressi di Ustica. Prima una di magnitudo 3.5 a 29 chilometri di profondità alle 8,11 (ora legale), seguita da una minore, di magnitudo 3.1 con ipocentro a 28 chilometri dalla superficie, avvertite dalla popolazione isolana composta da meno di 2.000 abitanti.

Insomma, tante sequenze attive in ogni parte d'Italia, in questi giorni, le quali ci ricordano che i sistemi di prevenzione sismica dovrebbero essere al centro di ogni pensiero socio-politico.