In Russia la Corte suprema ha vietato ogni attività dei Testimoni di Geova pechè sono stati definiti un'organizzazione religiosa di tipo estremista. Anche i beni dell'organizzzione sono stati sequestrati e devoluti allo Stato. La denuncia era partita dal Ministero della Giustizia dello Stato. I Testimoni di Geova, che ora si vedono negata ogni attività, hanno dichiarato, tramite il portavoce ufficiale Iaroslav Sivoulski, di essere scioccati e pronti ad impugnare la sentenza, in corte d'appello e presso la Corte europea. Già i seguaci avevano presentato un'istanza sostenendo di essere vittime della repressione politica, ma la richiesta era stata respinta.
La messa al bando dell'organizzazione segue una linea di condotta del Governo russo che mira a reprimere tutte le organizzazioni a sfondo religioso sospettate di essere estremiste. E i Testimoni subiscono vessazioni già dal 2007, quando sono iniziati i controlli a tappeto, mentre sono più di 10 gli anni trascorsi in battaglie legali, sequestri di testi sacri e raid delle forze dell'ordine durante le funzioni e le preghiere comuni. Ora la stoccata finale, il bando totale dalla Federazione russa.
Il ricorso alla Corte europea
I Testimoni di Geova russi ricorreranno come annunciato presso la Corte europea per i diritti dell’uomo al fine di opporsi alla decisione con cui oggi la Corte suprema russa ha bandito ogni loro attività.
Uno dei rappresentanti de gruppo religioso, Serghiei Cerepanov, ha affermato che non accetteranno la sentenza senza lottare e faranno tutto il possibile, anche se finora in aula hanno già perso ben 7 cause . Anche gli esperti per i diritti umani del'Onu ritengono quella del Governo russo "un'iniziativa preoccupante". La sentenza russa non minaccia solo i Testimoni di Geova, masi rivela un pericolo per la libertà in tutta la Russia.
Nel mirino della censura infatti ci sono diverse tipologie di popolazione oltre che le associazioni religiose. Nel 2007 è toccato ai Testimoni subire i controlli mentre l''anno prima il Governo aveva incluso tra le attività estremiste vietate anche l’incitamento alla discordia religiosa. Nel 2011, la congregazione di Taganrog è stata dichiarata estremista e quindi bandita, mentre tempo dopo altri gruppi regionali sono stati fatti chiudere, tra cui quelli di Samara e Abinsk.
Sono più di 88 i volumi messi al bando e qualcuno racconta che siano stati piazzati nei luoghi di culto appositamente prima dei raid, in modo da avere il pretesto per chiuderli.
L'accusa di Estremismo religioso
L'accusa della magistratura russa è di “estremismo religioso”, “incitamento all'isolamento sociale” e settarismo: l'organizzazione minerebbe l’armonia della società, dividerebbe le famiglie e farebbe una sorta di lavaggio del cervello ai ragazzi. Anche le pubblicazioni dei Testimoni di Geova sono state bandite perchè ritenute sediziose. Il loro scopo, secondo il Governo, è dipingere le altre religioni in chiave negativa ed inoltre incitano gli uomini ad evitare il servizio militare.