Ok della Camera all'emendamento della Commissione al ddl Biotestamento, che elimina il sesto comma del primo articolo del progetto. La normativa soppressa prevedeva che la rinuncia al trattamento sanitario, o il rifiuto dello stesso, non implicava l'abbandono terapeutico. Ora si cambia. L'emendamento ha incassato 360 voti favorevoli e 21 contrari; solo 2 gli astenuti. Importante approvazione oggi alla Camera, dove è stato riconosciuto il divieto dell'accanimento terapeutico e il diritto di ogni paziente di rinunciare alle cure. Sono anni che il tema è oggetto di dibattito in Parlamento.
Welby e Cappato iscritti nel registro degli indagati
Giornata importante sul fronte del 'fine vita' e del Biotestamento. La Camera ha approvato l'emendamento che elimina il sesto comma del primo articolo del ddl Biotestamento, riconoscendo così il diritto del paziente di abbandonare le terapie e il divieto di accanimento terapeutico. Saranno certamente felici Marco Cappato e Mina Welby, coppia recentemente iscritta nel registro degli indagati per istigazione al suicidio in relazione alla morte di Davide Trentini, malato di sclerosi multipla condotto recentemente in Svizzera per beneficiare del suicidio assistito. Trentini era stato condotto in Svizzera proprio dalla Welby. Aldo Giubilaro, procuratore capo di Massa, ha dichiarato che l'iscrizione nel registro degli indagati è l'effetto dell'autodenuncia della coppia.
L'emendamento presentato da Mario Marazzini, presidente della commissione Affari sociali della Camera prevede che il medico, qualora la prognosi sia infelice o in caso di morte incipiente, deve astenersi dalla somministrazione di terapie, non ricorrendo perciò a trattamenti vani e sconvenienti. Il medico potrà ricorrere alla sedazione palliativa intensa e prolungata solo col consenso del paziente.
Per la Welby il ddl sul Biotestamento è una 'buona legge'
La proposta di legge sul testamento biologico è arrivata in Parlamento lo scorso 13 marzo 2017. La Camera aveva ripreso lo scorso 5 aprile ad esaminare il ddl Biotestamento. Negli ultimi tempi, Mina Welby, vedova di Piergiorgio Welby, ha rilasciato molte interviste sul tema delicato, dichiarando che il ddl sul Biotestamento è una 'buona legge' ma non deve essere stravolta con gli emendamenti. La vedova ha più volte ribadito, inoltre, la necessità di legalizzare l'eutanasia in Italia ma non sa se il Parlamento italiano sia pronto a tale cambiamento. Secondo lei, gli italiani lo sono.