Stava camminando con la moglie lungo la via ferrata della Marmolada, in Trentino, quando è stato folgorato da un fulmine. È morto così un 47enne emiliano che stava trascorrendo le vacanze con la moglie. Quest'ultima, rimasta ferita lievemente, ha subito chiesto aiuto. I soccorritori, purtroppo, non hanno potuto fare nient'altro che constatare il decesso dell'uomo. Sembra che la coppia si sia trovata nel bel mezzo di un forte temporale e non abbia fatto in tempo a trovare un posto dove ripararsi.

La vittima, un ingegnere di Cervia, si chiamava Carlo Rocchi.

Nonostante il bollettino meteo avesse segnalato l'arrivo di piogge e temporali, l'uomo aveva deciso comunque di incamminarsi verso la cima della Marmolada, a circa 3.300 metri di altezza.

La saetta non ha lasciato scampo all'ingegnere di Cervia

Un fulmine non ha lasciato scampo all'escursionista di Cervia, uccidendolo sul colpo. La donna che camminava con lui, invece, ha riportato alcune ustioni. Nonostante lo choc, è riuscita ad avvisare tempestivamente i soccorritori. Sul posto sono arrivati subito gli uomini del soccorso alpino, che hanno accertato la gravità della situazione. Quando ci sono i temporali, le strade ferrate sono particolarmente pericolose per via del materiale con cui vengono costruite, che attira i fulmini.

In Italia ci sono tanti patiti di escursionismo, attività motoria che però non è esente da rischi, come testimoniano i recenti episodi di cronaca. Carlo Rocchi ha pagato con la vita la scelta di camminare sulla via ferrata nonostante il bollettino meteo non fosse rassicurante: una saetta lo ha stroncato. I soccorritori non hanno potuto fare nulla.

I pericoli dell'escursionismo

L'escursionismo piace molto in Italia e nel mondo, ma purtroppo miete anche delle vittime. Lo scorso luglio, ad esempio, una donna è morta a Cortina durante un'escursione presso la Cengia Martini, sul Lagazuoi. Due persone che camminavano con lei hanno detto che, all'improvviso, ha perso l'equilibrio ed è caduta nel vuoto, facendo un volo di circa 200 metri.

A ritrovare il cadavere dell'escursionista sono stati gli operatori del Suem di Pieve di Cadore.

Chi vuole effettuare escursionismo in sicurezza, in estate, dovrebbe seguire alcune regole. L'esperto Paolo Guidi ha realizzato un piccolo prontuario per affrontare la montagna senza rischi. Innanzitutto bisognerebbe, secondo lui, valutare sempre le proprie condizioni fisiche ed evitare itinerari ostici. Insomma, non si devono assolutamente scegliere percorsi ardui senza una grande esperienza e capacità tecniche.