Le ultime sono state ore di tensione sul fronte nordcoreano, poiché negli ultimi giorni, la CIA (Central Intelligence Agency), ha reso di dominio pubblico i propri timori su un probabile test balistico nucleare che la Corea del Nord avrebbe potuto condurre nelle scorse ore. Fortunatamente nulla è accaduto, ma gli Stati Uniti d'America e la Corea del Sud hanno deciso comunque di dare il via a delle esercitazioni militari, che si stanno tenendo sulla penisola coreana e a cui parteciperà probabilmente anche il Giappone. Pyongyang non ha ancora espresso commenti sugli addestramenti bellici, ma si attende una risposta.

La domanda che sorge spontanea con queste premesse è una: siamo sull'orlo del conflitto? Andiamo a vedere nel dettaglio la notizia e cerchiamo di rispondere al quesito.

Esercitazioni coreane

Gli aerei da guerra coinvolti nelle esercitazioni sono stati tre: un bombardiere statunitense B-1B e due F-15K sudcoreani. Questi hanno esploso un missile balistico nelle acque di Seul. I veicoli si sono alzati in volo lo scorso martedì da Guam, un isola del Pacifico il cui territorio è statunitense e hanno cominciato i loro allenamenti sulle acque del Mar Baltico e del Mare Giallo. A seguito delle minacce che sono state scagliate da Kim Jong-Un verso gli Stati Uniti d'America, come quella che sosteneva che alcuni stati membri delle UN (United Nation) sarebbero stati "travolti dal fuoco oltre ogni immaginazione", la Casa Bianca ha scelto di preparare il proprio esercito per fronteggiare qualsiasi evenienza, dando così il via alle esercitazioni a cui, molto probabilmente, prenderà parte anche il Giappone.

Documenti rubati

La BBC riporta che un legale, che ha mantenuto l'anonimato, ha affermato che degli hacker della Corea del Nord sarebbero riusciti a rubare dei documenti Top Secret sudcoreani. In questi file sarebbero state contenute delle informazioni su alcuni piani militari di Seul e alcuni progetti fatti per assassinare il giovane dittatore della Corea del Nord Kim Jong-Un.

In ogni caso il Segretario della Difesa statunitense, James Mattis, ha affermato che l'esercito degli Stati Uniti d'America è pronto alla battaglia, in modo da fronteggaire qualsiasi evenienza. Non ci resta adesso nient'altro se non aspettare nuove notizie dal mondo della politica internazionale, sperando che ancora una volta la diplomazia abbia la meglio. A voi i commenti.