Sradicato con martelli e seghe, rubato e trascinato per sfregio e sfida fino a un vicino commissariato e lì lasciato. Alla fine, purtroppo, pare abbiano vinto loro: le baby gang. Ultimo capitolo di una storia infinita e dolente della città di Napoli, l'Albero di Natale che era ospitato nella centrale galleria Umberto I, dopo una serie di precedenti assalti, stanotte è stato prelevato da bande organizzate di ragazzini che hanno danneggiato anche rosoni e marmi. Le vicende del fratello romano non gemello 'Spelacchio', sono poca cosa a confronto di ciò che ha dovuto subire 'Sparicchio', ribattezzato così perché più volte rubato.

Si tratta di un albero a cui i napoletani sono particolarmente affezionati perché, come da tradizione, ogni Natale vi affiggono bigliettini con i desideri per il nuovo anno. A denunciare l'accaduto è stato il consigliere regionale dei Verdi Francesco Emilio Borrelli, che era stato promotore dell'allestimento dell'albero in galleria con i titolari del caffé 'Gambrinus'. Ma a Napoli anche un albero di Natale in una piazza può avere vita impossibile.

Albero di Natale, simbolo di legalità

Era stato rubato prima di Natale e ritrovato, poi di nuovo abbattuto, rimesso in piedi, nuovamente colpito, fino alla notte scorsa quando c'è stato addiruttura un doppio raid vandalico. Al primo tentativo, una volante della polizia l'aveva trovato sradicato e abbattuto, ma era stato risistemato e transennato dopo l'intervento dei vigili urbani.

A un nuovo giro di pattugliamento, l'albero non c'era più ed è stato ritrovato a dieci minuti di distanza a piedi dalla galleria, vicino alla sede del commissariato dei Quartieri spagnoli. La vicenda è emblematica perché mostra una delle tante facce dell'emergenza criminalità a Napoli. L'albero è diventato simbolo di legalità e di una guerra tra le forze sane della città e la più recente incarnazione criminale.

Babygang che danneggiano abeti natalizi per disprezzo del vivere civile, provocazione, beffa alle istituzioni. Alcuni cittadini hanno fatto persino delle ronde in forma volontaria per tutelare l'albero dei desideri, 'ma purtroppo ragazzini di 11,12 e 13 anni anni d'età che girano indisturbati la notte, hanno vandalizzato questo come altri abeti nella città', ha detto Borrelli.

'Non sono ragazzate come qualcuno dice minimizzando, stiamo parlando di veri e propri gruppi criminali organizzati', ha sottolineato Borrelli. 'Sottovalutare ancora questi piccoli delinquenti è sbagliato. Spesso sono figli di pregiudicati che non sono sottratti alle famiglie'. Il consigliere ha denunciato la scarsa attenzione da parte delle forze dell'ordine, in particolare Prefetto e Questore, alla tutela del territorio. La galleria Umberto I oggetto dei ripetuti attacchi, si trova nel cuore del centro, a due passi dal prestigioso teatro San Carlo, come dalla sede di Comune, Questura e Prefettura.

Flash mob di protesta

Ora l'albero, praticamente morto, non può essere ricollocato al suo posto.

Si pensa a una guardiania notturna per l'anno prossimo. A differenza di Spelacchio, quest'abete godeva di buona salute e avrebbe potuto avere una lunga vita, se non fosse stato violentato da piccoli delinquenti che hanno agito completamente indisturbati. Stamattina è stato fatto un flash mob a cui hanno aderito spontaneamente tanti cittadini per protestare contro l'abbandono della galleria e la mancanza di sicurezza in città. Nella galleria non ci sono telecamere né servizi di sorveglianza, e andrebbero messe cancellate. I cittadini si chiedono: se le istituzioni a Napoli non riescono a tutelare un albero simbolo di legalità, cosa pensare del resto?