Poco fa, precisamente alle 19,28 (ora italiana) una scossa di magnitudo 4.0 è stata rilevata dal centro di calcolo EMSC in Calabria sulla dorsale appennica meridionale. L'epicentro del forte scuotimento tellurico sarebbe stato rilevato 16 chilometri a nordovest rispetto alla città di Catanzaro. L'ipocentro, invece, sarebbe stato rilevato a circa 18 chilometri di profondità.
L'evento sarebbe stato di tutt'altra natura secondo l'INGV. Infatti, per l'Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia, il Terremoto avrebbe avuto una magnitudo di 3.5 della scala Richter e ipocentro a circa 75 chilometri di profondità.
Comunque, in entrambi i casi, non si segnalano danni a persone o cose sul territiorio.
Piccola scossa premonitrice?
Alle 14,08 (ora italiana), una scossa di magnitudo 2.1, molto lieve e non distintamente avvertita dalla popolazione, è stata rilevata dall'INGV in provincia di Cosenza, diverse decine di chilometri più a nord rispetto al terremoto di stasera. E' possibile che i due eventi possano essere correlati? Forse è da escludere, in quanto non solo la posizione è diversa, ma se INGV ha ragione suoi suoi calcoli e la scossa di stasera ha effettivamente avuto una profondità così elevata, difficilmente i due eventi potrebbero essere in relazione l'uno con l'altro.
Calabria, terra di terremoti. Possibili terremoti superiori a magnitudo 7.0.
La Calabria, si sa, è la regione a più elevata pericolosità sismica. Qui, sono infatti possibili terremoti pari o anche superiori al Settimo Grado della scala Richter.
Soprattutto la piana di Sant'Eufemia, vicina a Lamezia Terme, cittadina poco a sud rispetto al terremoto di stasera, è stata ripetutamente colpita da violentissimi eventi tellurici.
Si ricordi in particolare la sequenza sismica che ha colpito tutta la Calabria Centromeridiona nel 1638, con scosse d'intensità pari magnitudo 7.0, il 27 Marzo e per questo soprannominato il "Terremoto delle Palme". Il potente sisma fu avvertito con violenza fino a Reggio Calabria e Messina e provocò danni della Valle del Crati, del Savuto, della Presila Cosentina, della Sila Piccola e delle Serre Vibonesi.
Rasi al suolo oltre 100 borghi, tra cui Carpanzano, Martirano, Sant'Eufemia; gravissimi danni a Cosenza e Nicastro. Si conteranno oltre 10.000 vittime.
Attualmente non si riscontrano danni a persone o cose. Saranno possibili aggiornamenti nelle prossime ore.