Nella cultura di molte popolazioni la donna non ha ancora gli stessi diritti e la stessa protezione rispetto all'uomo. Il 'maschio', soprattutto nei paesi orientali, detiene il dominio e il potere assoluto all'interno della famiglia. E' lui che comanda, è lui che decide. Nessuno può opporsi alla sua volontà, men che meno se a reagire è una donna. Nessuno ne parla e pochissimi hanno notizie, ma quello che sta succedendo in India fa davvero rabbrividire.
Il governo indiano fa una rivelazione choc
Il governo indiano ha comunicato nel report annuale sull'economia del paese dei dati sconvolgenti riferiti proprio al 2017. Nel paese asiatico sono stati abortiti o abbandonati immediatamente dopo il parto 63 milioni di bambini, anzi, per la precisione, di bambine. Praticamente la popolazione di tutta Italia più altri tre milioni di persone. Non solo. In India sono ben 21 milioni le figlie femmine non desiderate, ovvero quelle che i genitori hanno deciso di 'tenere' in famiglia seppur desiderassero avere un maschietto. In questi casi, molto frequenti, il padre e la madre continuano a procreare fino a quando non partoriscono un maschio, provocando il proliferare di famiglie sempre più numerose e quasi sempre molto povere.
Per scongiurare 'brutte sorprese' viene praticato l'aborto selettivo, che consiste nell'interruzione della gravidanza nel momento in cui si scopre che l'embrione situato nel pancione della madre non è del sesso desiderato dalla coppia.
Perchè l'India preferisce i maschi alle femmine?
Le famiglie indiane, specialmente quelle più povere che vivono in campagna e lontane dalle città, tendono rifiutare la nascita di una bambina. L'usanza indiana di sfavorire la donna rispetto all'uomo proviene da millenni di storia e costumi popolari. I motivi di questo modo di agire, molto lontano alla mentalità occidentali, sono di carattere prettamente economico e culturale. La prima ragione è che nel secondo paese più popolato al mondo esiste ancora la cosiddetta 'dote'.
Ciò significa che, al momento del matrimonio della figlia femmina, bisogna pagare un prezzo molto elevato allo sposo. Agli occhi dei maschi indiani, quindi, la donna comporta un costo. Il secondo motivo riguarda il passaggio della proprietà della famiglia: alla morte del padre, l'eredità si trasmette solo ed esclusivamente al figlio maschio. Il governo indiano, per contrastare l'aborto selettivo, ha promulgato una legge che vieta alle donne incinte di conoscere il sesso del nascituro in anticipo. La strage di donne è destinata a continuare?