Situazione internazionale sempre più delicata e che rischia di collassare da un momento all'altro. Arrivano le dichiarazioni che potrebbero far vacillare definitivamente l'ago della bilancia e rompere quegli equilibri già precari con la Russia. A seguito dell'attacco in Siria da parte di Stati Uniti, Francia e Gran Bretagna, ci sono le prese di posizione da parte dei capi di Stato coinvolti nelle operazioni militari e, soprattutto, un'accusa molto grave nei confronti del presidente russo Vladimir Putin.
Emmanuel Macron accusa la Russia per le armi chimiche
Dopo il lancio di oltre 120 missili contro la Siria, ci sono state numerose dichiarazioni dei capi di Stato coinvolti nelle operazioni militari. Il presidente USA Donald Trump subito dopo l'attacco sferrato contro presunti punti strategici dove sarebbero state individuate le armi chimiche siriane, ha riferito al mondo intero il successo delle operazioni militari, vantando di essere riuscito, unitamente a Francia e Gran Bretagna, a distruggere depositi e laboratori siriani portando indietro di anni il programma chimico della Siria. Molto meno diplomatico il presidente francese Macron che, durante una dichiarazione pubblica, ha puntato il dito contro Vladimir Putin.
Macron ha affermato che anche Putin sarebbe colpevole del presunto attacco chimico sferrato dal regime di Assad contro i ribelli a Douma lo scorso 7 aprile. il capo dell'Eliseo, durante la sua comunicazione, ha rincarato la dose sostenendo che la Russia, in quanto alleata della Siria, sarebbe stata a conoscenza del possesso e dell'uso di armi chimiche e che di conseguenza sarebbe colpevole quanto il regime siriano.
Crimini contro l'umanità a causa dell'utilizzo di armi chimiche contro i civili
La situazione in Siria è molto delicata, la situazione internazionale ancor di più. L'accusa mossa nei confronti di Vladimir Putin e l'arrivo annunciato dagli USA di nuove sanzioni, non fanno altro che alimentare una spaccatura oramai annunciata.
Putin ha condannato l'attacco missilistico organizzato da Francia, Gran Bretagna e USA, ora dovrà difendersi dalle accuse mosse da Macron di essere complice, unitamente al presidente siriano Assad, di crimini contro l'umanità.
Assad invece si dichiara soddisfatto
Sull'altro fronte, il presidente siriano Assad a seguito dell'attacco missilistico subito, si è detto soddisfatto della difesa militare siriana e che il lavoro del paese contro i ribelli continuerà senza sosta. Secondo i media siriani e russi, sembrerebbe che la difesa militare siriana sia stata in grado di intercettare ed abbattere oltre la metà dei circa 120 missili lanciati.