Si tratta della notizia del giorno che ha tenuto tutto il mondo con il fiato sospeso: gli Stati Uniti D'America, Francia e Gran Bretagna hanno deciso di effettuare una operazione congiunta in Siria attaccando quelli che sono stati definiti come punti strategici e militari del paese. Questa mattina il presidente degli Stati Uniti Donald Trump ha dato il via alle operazioni lanciando centinaia di missili. Nella giornata di oggi, le testate giornalistiche di mezzo mondo non fanno altro che parlare dell'attacco, pubblicando quanto riportato dalle fonti USA, ossia che la missione è stata compiuta perfettamente e che gli obiettivi prefissati sono stati colpiti.

Però andando a verificare le testate giornalistiche siriane, viene fuori una seconda verità, ovvero che le difese del paese siriano avrebbero respinto gran parte dei missili lanciati dagli Stati Uniti.

Un funzionario siriano ha definito le operazioni congiunte come limitate

Sui social network sono presenti delle immagini che ritraggono cittadini siriani che festeggiano la difesa missilistica del paese ed anche alcune testate giornalistiche locali riportano la notizia. Tra tutte anche Sham Newspaper (nome tradotto dalla lingua araba), la quale riporta la cronologia della giornata riferendo che il presidente degli Stati Uniti Donald Trump nella mattinata odierna ha annunciato l'avvio di un attacco congiunto con Francia e Gran Bretagna in risposta all'accusa di un presunto attacco con armi chimiche contro i civili a Douma, lo scorso 7 aprile.

Un funzionario dell'alleanza regionale pro- Assad ha riferito che l'attacco missilistico sarebbe stato limitato poiché riguarderebbe un singolo lancio di missili. Il funzionario ha aggiunto che se non ci sarà un secondo lancio, l'operazione può essere determinata come limitata.

In Siria festeggiano la difesa missilistica del paese

Il governo siriano, nonostante l'attacco congiunto sferrato in data odierna, ha annunciato che l'offensiva non influenzerà le operazione dell'esercito siriano impegnate a combattere i ribelli e riguadagnare il controllo del paese. Secondo le fonti locali, sembrerebbe che l'attacco congiunto contro la Siria non sia andato a buon fine poiché le difese del paese avrebbero intercettato gran parte dei missili e che sarebbe stato colpito una postazione militare a Homs e un edificio nel centro di ricerca di Barza, registrando tre feriti e dopo che uno dei razzi Usa è stato fatto saltare in aria.

Il Pentagono ha comunicato che sarebbe stati lanciati ben 120 missili legati a quelli che dovrebbero essere degli arsenali chimici in possesso di Damasco, gran parte di questi sarebbero però stati distrutti dalla difesa militare siriana, secondo quanto comunicato dalle fonti locali.